Debutto azzurro negativo nella competizione che si sta svolgendo in Sudafrica
È durata solo 20 minuti la partita contro l’Argentina di Alessandro Gesi, il talentuoso trequarti livornese, figlio, nipote e fratello d’arte, sportivamente parlando nato e cresciuto nell’Unicusano Livorno Rugby. Per necessità, l’atleta labronico, utilizzato titolare come ala destra, è stato sostituito nel cuore del primo tempo dal pilone Bartolini: un cambio resosi necessario per consentire agli azzurrini di giocare con una prima linea al completo, anche dopo l’espulsione, giunta al 15’, del pilone Aminu (punito con il rosso, con il TMO, per un placcaggio ‘a sgabello’).
Complice l’inferiorità numerica, la nazionale italiana under 20 ha perso in modo severo, 43-15 (5 punti a 0 in classifica), contro i pari età dell’Argentina in questo debutto nel campionato del mondo di categoria, in svolgimento in Sudafrica. I prossimi impegni nella propria pool (la C) per gli azzurrini sono in programma proprio contro il Sudafrica (alle 16:00 del 29 giugno) e con la Georgia (alle 11:00 del 4 luglio).
Al di là dell’amarezza per l’esito della sfida con i Pumitas, per l’atleta labronico, classe 2003 – andrà a compiere 20 anni il prossimo 31 ottobre -, la partecipazione al mondiale under 20 rappresenta l’ennesima ‘meta’ in carriera, l’ennesima perla di una collana ricca di successi. Fin da giovanissimo, l’atleta si è meritato le attenzioni dei tecnici federali.
Nell’annata appena conclusa è stato attivo nell’Accademia delle Zebre. Ha contribuito, nella stagione 2021/22 alla promozione dalla B alla A dell’Unicusano Livorno Rugby.
Proprio a causa dei suoi impegni con la nazionale giovanile e con l’Accademia parmense, ha giocato pochissimo – solo due gare – con la maglia biancoverde labronica nel campionato di A finito lo scorso 7 maggio (ottimo il quinto posto dei ragazzi di Zaccagna nel girone 3, il raggruppamento del centro-sud).
Ed ecco il comunicato completo della federugby relativo alla partita con l’Argentina e relativo ai commenti dell’allenatore Brunello e del capitano Quattrini.
È decisamente amaro l’esordio italiano al Championship Under 20 partito proprio con il match contro i Pumitas sul prato del Paarl Gymnasium di Cape Town.
Davanti ad un’Argentina poco lucida nel possesso solo nel primo quarto d’ora, e poi cresciuta senza soluzione di continuità fino all’epilogo, i ragazzi di Brunello hanno giocato una partita di sacrificio costante, reso ancora più pesante dal cartellino rosso ai danni di Aminu per un placcaggio pericoloso nel primo quarto di gioco.
Complice l’inferiorità numerica, le statistiche di territorio e possesso hanno chiaramente spostato l’asse del match dalla parte dei sudamericani, protagonisti di una performance molto solida sia come collettivo che in alcune individualità, col numero 10 Baronio – poi Player of the Match – su tutti. 43 a 15 il risultato finale, dopo un primo tempo chiuso sul 21 a 8 ma con l’Italia in vantaggio fino alla mezz’ora. Ora testa al Sudafrica, prossimo avversario tra cinque giorni nello stesso stadio.
Primo Tempo
Squadre a testarsi subito fisicamente nei primi minuti, con l’Italia che trova metri in campo argentino forzando il fallo sul breakdown. Sante è preciso dalla piazzola per il primo vantaggio azzurro, 0-3.
I Pumitas tengono il possesso cercando costantemente l’uno-contro-uno sul primo e sul secondo canale, ma la difesa è ben organizzata e i pericoli veri non arrivano. Attorno al quarto d’ora sugli esiti di un rilancio argentino Aminu va a contatto pericoloso con l’estremo albiceleste non chiudendo del tutto il placcaggio: il TMO verifica l’azione e Eoghan Cross decide per il cartellino rosso, sentenziando l’inferiorità numerica italiana fino alla fine del match.
Lo shock è notevole, ma la reazione del XV di Capitan Quattrini ne conferma lo spessore attitudinale: respinti un paio di tentativi attorno alla metà campo, da mischia chiusa sul lato sinistro Passarella prende palla ai cinquanta metri, punta il piede sinistro e cambia brutalmente angolo di corsa spezzando due placcaggi prima di bruciare l’erba fino al tuffo in bandierina che vale la prima meta dell’incontro. Sante spara largo e non converte, parziale di 0 a 8.
La pressione argentina sale, mentre dall’altra parte la copertura del fronte in larghezza mette a dura prova le gambe azzurre: al 25’ avanzamento Pumitas sul lato sinistro, Baronio chiama palla e prende l’iniziativa infilandosi in mezzo alla cerniera con una traiettoria curvata, l’inerzia è decisiva e la prima meta va a referto, poi convertita con l’ottimo calcio dello stesso numero 10, 7-8.
Per le maglie azzurre comincia una fase ancora più marcata di sacrificio difensivo, che salva molte situazioni pericolose ma non riesce a contenere i due spunti di Chiavassa e Soler che tra i minuti 34 e 37 allargano il gap sul 21 a 8, con il contributo al piede di un Baronio infallibile che sigilla il parziale di +13 del primo tempo
Secondo Tempo
L’Italia torna in campo col fardello di 91 placcaggi fatti nel primo tempo, contro i 32 argentini: i sudamericani partono subito col piede abbassato sull’acceleratore, Passarella esce per un infortunio al polso con Bozzoni a rilevarlo mentre anche Elettri trova spazio in sostituzione di Douglas. Passano pochi secondi e l’Argentina ruba palla in un raggruppamento impostato dagli Azzurrini, riuscendo poi a schiacciare la palla sulla linea grazie alle lunghe leve di Rolotti. Baronio è precisissimo, match che scappa sul 28 a 8.
Il copione della gara è ormai impostato, Pumitas ad attaccare a testa bassa, Italia a resistere con tanta attenzione sul breakdown, in una serie di turn-over guadagnati davvero notevole.
L’ondata albiceleste è però continua e l’erosione difensiva è evidente: al 62’ drive vincente da rimessa laterale per il neo-entrato Minoyetti, Baronio questa volta sbaglia ma il punteggio vola sul 33 a 8.
L’Italia non ci sta e trova metri in avanzamento, con Odiase a caricarsi la squadra sule spalle: proprio il flanker azzurro trova soddisfazione personale al 67’, schiacciando oltre la linea un drive avanzante che gli argentini non contengono per il 33 a 15.
Neanche il tempo di sorridere che al primo possesso successivo Baronio strappa applausi a scena aperta dal pubblico presente in tribuna, sparando un drop da oltre metà campo che si alza benissimo per planare preciso in mezzo ai pali, 36 a 15 e morale italiano subito colpito a freddo.
La gara va verso la fine con l’Argentina che continua ad attaccare provando più soluzioni, mentre il XV azzurro dimostra di avere cuore e testa per risolvere situazioni davvero al limite nel gioco a terra. A 2’ dalla fine, con le energie italiane ormai ridotte, c’è ancora tempo per l’ultima rasoiata argentina: la firma Elizalde, inserendosi in un attacco che trova soddisfazione per la meta che chiude la sfida sul 43 a 15.
Cape Town, Paarl Gymnasium
World Rugby U20 ChampionshipSabato 24 giugno 2023 | kick-off ore 11:00
ARGENTINA U20 v ITALIA U20 43-15 (PT 21-8)
Marcatori: PT 3’ cp Sante (0-3); 21’ m. Passarella, nt (0-8); 25’ m. Baronio, t. Baronio (7-8); 34’ m. Chiavassa, t. Baronio (14-8); 37’ m. Soler, t. Baronio (21-8). ST 44’ m. Rolotti, t. Baronio (28-8); 62’ m. Minoyetti, nt (33-8); 67’ m. Odiase, t. Sante (33-15); 69’ drop Baronio (36-15); 78’ m. Elizalde, t. Dicapua (43-15)
Argentina U20: 15. Elizalde; 14. Soler, 13. Valarolo, 12. Giudice (61’ Lopez Gonzalez), 11. Lucero; 10. Baronio (71’ Dicapua), 9. Viola (59’ Moyano); 8. Grondona (59’ Bildosola), 7. Bares, 6. Chiavassa (C); 5. Elias (65’ Garcia Hamilton), 4. Rolotti; 3. Zanella (71’ Palazzi), 2. Bartoloni (56’ Minoyetti), 1. Medrano (65’ Palazzi)
A disposizione: 16. Minoyetti, 17. Rapetti, 18. Palazzi, 19. Garcia Hamilton, 20. Bildosola, 21. Moyano, 22. Dicapua, 23. Lopez Gonzalez
Head Coach: Alvaro Galindo
Italia U20: 15. Brisighella; 14. Gesi (20’ Bartolini), 13. Passarella (42’ Bozzoni), 12. Bozzo, 11. Douglas (41’ Elettri); 10. Sante, 9. Battara (71’ Casilio); 8. Botturi, 7. Odiase, 6. Berlese; 5. Turrisi (59’ Pontarini), 4. Mattioli; 3. Gallorini; 2. Quattrini (C – 60’ Gasperini)), 1. Aminu
A disposizione: 16. Gasperini, 17. Bartolini, 18. Pisani, 19. Pontarini, 20. Ruaro, 21. Casilio, 22. Bozzoni, 23. Lorenzo Elettri
Head Coach: Massimo Brunello
Arbitro: Eoghan Cross (IRFU)
Cartellini: 16’ cart. rosso Aminu (ITA)
Calciatori: Sante (ITA) 1/1; Baronio (ARG) 5/6; Dicapua (ARG) 1/1
Note: Giornata fresca e soleggiata, terreno di gioco in buone condizioni malgrado le abbondanti piogge dei giorni precedenti
Player of the Match: Baronio (ARG)
WORLD RUGBY U20 CHAMPIONSHIP
24 giugno | ore 11:00 Italia-Argentina (Pool C)
29 giugno | ore 16:00 Italia-Sudafrica (Pool C)
4 luglio | ore 11:00 Italia-Georgia (Pool C)
9 luglio Playoff
14 luglio Finali
15 luglio partenza per Italia
16 luglio fine raduno
Non nasconde la delusione Massimo Brunello: il rientro in albergo dopo la sconfitta contro i Pumitas è di quelli meno facili, ma l’analisi di quanto accaduto in campo è sempre lucida, sia sui lati negativi, sia su quelli negativi. “Che dire, chiaramente siamo delusi, la partita stava andando esattamente come l’avevamo pensata, con un equilibrio sostanziale che poi però è stato rotto dal cartellino rosso ad Aminu. In una competizione come questa, dove la differenza la fanno i dettagli, l’inferiorità numerica per più di trequarti di gara incide tantissimo, e propri di questo episodio, della sua dinamica, tutti noi dobbiamo fare tesoro in vista delle prossime partite”.
Prosegue il tecnico degli Azzurrini:
“Questa era una gara da scalare punto dopo punto, lo sapevamo, l’avevamo preparata così, ed invece il contesto è cambiato da un momento all’altro, indirizzandone l’andamento in tutt’altro modo. Chiaramente abbiamo sofferto tanto, in inferiorità gli errori capitano più facilmente e comunque lavoreremo anche su quelli, però della partita ci portiamo a casa anche delle cose buone, tra tutte l’atteggiamento mai arrendevole dei ragazzi, capaci di battersi fino alla fine con tutto quello che avevano, soprattutto nel secondo tempo. Tra la prima e la seconda frazione avremmo del resto potuto anche segnare con il nostro drive, e questo credo avrebbe cambiato poi l’andamento complessivo, tenendoci con buona probabilità in ballo per il punto di bonus”.
Concorde con le valutazioni del suo allenatore anche il Capitano, Giovanni Quattrini:
“È stata dura, e sicuramente abbiamo commesso troppi errori quando l’inferiorità numerica ci ha costretto a giocare una partita che avevamo preparato diversamente. L’Argentina ha dimostrato il suo valore, noi non del tutto il nostro, ma sul piano del carattere non abbiamo mai mollato, l’orgoglio di indossare questa maglia è qualcosa che non verrà mai meno, neanche quando le difficoltà sembrano troppo grandi. Per le prossime gare ripartiremo da questo, e dalla comprensione di quanto non ha comunque funzionato come avrebbe dovuto anche se con un uomo in meno”.
FONTE: LIVORNO RUGBY 1931