Lega e Fratelli d’Italia intervengono sull’argomento
Riceviamo e pubblichiamo i comunicati di Carlo Ghiozzi, CapoGruppo Lega al Comune di Livorno, e Andrea Romiti, capogruppo e coordinatore comunale di Fratelli d’Italia, circa la situazione del termovalorizzatore:
Carlo Ghiozzi (Lega):
“Mentre la Giunta Salvetti si diletta con le regalie e marchette utilizzando 4milioni di euro per scontistiche sulla TARI per un solo anno, ovvero, guarda caso, quello delle elezioni, AAMPS con i pareri di Arpat sulle scorie prodotte dal termovalorizzatore al Picchianti è costretta a spengere l’impianto ed a chiudere lo smaltimento interno.
Si evidenzia per tanto la totale inadeguatezza di questa amministrazione che, invece di utilizzare l’avanzo di bilancio per investire in qualcosa di duraturo come ad esempio la promozione di una concreta politica sullo smaltimento dei rifiuti, la realizzazione di un efficace sistema di raccolta differenziata, una reale tariffa puntuale e quindi un proporzionale e duratura riduzione della tassa, si mette a regalare soldi una tantum con la speranza che i cittadini gli diano nuovamente il proprio voto, visto l’incerto esito delle prossime elezioni amministrative denunciato apertamente anche dal segretario comunale del PD.
La situazione legata al termovalorizzatore, così come oggi si sta delineando, è comunque preoccupante; fermare l’incenerimento significa inviare il rifiuto indifferenziato da altre parti, in discarica a Scapigliato ovvero sotto i nostri piedi o fuori regione, con evidenti e dannosi ulteriori aggravi economici che si riverseranno sulle bollette dei cittadini; così, oltre al danno, anche la beffa: l’anno dopo le elezioni infatti i cittadini, presi in giro dalle marchette elettorali di Salvetti e compagni, si ritroveranno la tariffa tale e quale a come l’avevano lasciata e, molto probabilmente, aumentata dai costi di smaltimento del rifiuto indifferenziato che non potrà essere gestito internamente all’azienda.
Da sempre come Lega avevamo sostenuto che Livorno e l’ATO in generale, non potevano prescindere da una gestione interna dello smaltimento di questo tipo di rifiuto; il temovalorizzatore di Livorno doveva essere manutenuto adeguatamente nel tempo, invece i soliti proclami demagogici del Sindaco e dell’Assessore Cepperallo che in campagna elettorale ne narravano l’imminente chiusura, salvo poi rendersi conto che la struttura era indispensabile per il territorio e per la sopravvivenza economica della stessa AAMP, hanno fatto si che a livello aziendale fosse trascurata la manutenzione con i conseguenti danni che oggi stiamo vedendo e che saranno smaltiti, questi si, sulla pelle dei cittadini che già a livello locale stanno pagando una delle tesse sui rifiuti più alta d’Italia con i risultati pessimi di raccolta che hanno trasformato Livorno in una pattumiera a cielo aperto.
Auspichiamo pertanto che l’azienda AAMPS chieda quanto prima il ricontrollo dei dati con Arpat per far ripartire fin da subito l’impianto, ma nel caso in cui questi dati dovessero essere confermati anche in seconda battuta è bene che i dirigenti aziendali e l’Assessore Cepparello ne traggano le dovute conseguenze pensando alle proprie immediate dimissioni; i cittadini livornesi non si possono più permettere di continuare ad avere questa politica fallimentare e dannosa sulla gestione dei rifiuti“.
Andrea Romiti (FdI):
“Rifiuto potenzialmente pericoloso”, così dicono le analisi ARPAT sulle ceneri frutto dello scarto di incenerimento del termovalorizzatore di AAMPS. Questo non è un fulmine a ciel sereno come stanno dicendo i vertici di AAMPS sotto la guida politica di Salvetti, questo è il frutto di una gestione demagogica di una partecipata che era stata appena salvata da commissari giudiziari con una amministrazione in concordato.
Il rischio non è solo la chiusura del termovalorizzatore per un’analisi negativa di Arpat, la politica di Salvetti pone a repentaglio la solidità economica dell’azienda che sta precipitando rapidamente. Alla fine di maggio la Regione ha riunito Aamps, il Comune di Livorno e gli enti di controllo in merito alla richiesta di rinnovo dell’AIA, cioè l’autorizzazione per l’attività dell’inceneritore. Nel verbale prodotto da questa Conferenza dei servizi emergevano con chiarezza gravi mancanze.
Secondo la Regione, la documentazione trasmessa da Aamps presentava gravi lacune: mancanza della documentazione attestante il rispetto delle prescrizioni e disposizioni previste dalla normativa ambientale, mancato depositato del piano di emergenza interno da consegnare alla Prefettura, mancanza delle informazioni sull’approvvigionamento idrico e sul piano di gestione delle acque meteoriche contaminate e non contaminate, mancanza del piano di gestione in caso di incidenti e mancanza del piano di dismissione dell’impianto.
Non da meno è stato il parere di ARPAT dove è stato indicato che i rifiuti raccolti nell’ultimo anno dalle postazioni ad accesso controllato, hanno presentato una sensibile quantità di materiali ferrosi ed elementi non inceneribili di dimensioni significative (ingombranti, RAEE, residui di materiali da costruzione e demolizione), che hanno determinato l’incremento dei guasti accidentali al termovalorizzatore, in particolare a carico del sistema di evacuazione delle scorie e problemi al trattamento termico.
A questo quadro già molto negativo che la Regione e Arpat fanno emergere va aggiunto che ad aprile la Guardia di Finanza è andata in azienda a prelevare i libri contabili per un’indagine della Corte dei Conti in merito alla gestione economica dell’azienda.
In pochi mesi dalla fine del concordato, AAMPS sembra già diretta verso il baratro economico e va aggiunto che ad aggravare la situazione, i rifiuti da incenerire sono in aumento perchè a Livorno la raccolta differenziata è calata del 7%, grazie alle politiche sbagliate della Giunta Salvetti anche nella raccolta dei rifiuti.
Salvetti in tutto questo dramma per Livorno e per AAMPS pensa bene, e guarda caso solamente nell’anno in cui si vota per il rinnovo del suo mandato da Sindaco, nel 2024, di diminuire la tari per i redditi fino a 20.000 euro di isee, mettendoci 4 milioni di euro di soldi pubblici. Nemmeno un euro da investire sull’efficientamento di AAMPS oppure nella raccolta dei rifiuti. Una politica demagogica lontana dai veri interessi e problemi dei cittadini.
In Consiglio Comunale chiederò che il Sindaco riferisca alla città cosa sta realmente accadendo in AAMPS, quali siano le ricadute economiche sull’impresa a seguito della chiusura del termovalorizzatore e quali rischi ambientali stiamo correndo”.