Momenti di concitazione tra i residenti dell’area; sul posto anche il sindaco Salvetti e il consigliere Romiti
Non è passato molto tempo dallo sgombero avvenuto al Corallo e dalla tentata occupazione di una casa abitata alle Sorgenti che già si torna a parlare dell’argomento: nella mattinata di oggi, infatti, una famiglia di origini rumene si è insediata in un appartamento al piano terreno del civico 11 di via Ademollo.
Gli occupanti si sarebbero introdotti attraverso le finestre, motivo per cui nella mattinata è stata rimossa la griglia che avrebbe dovuto chiudere l’ingresso purché non si configurasse il reato di sequestro di persona, fatto che sarebbe stato aggravato dalla presenza di minori nell’immobile occupato abusivamente.
La reazione dei residenti è stata fulminea: in molti si sono riuniti nel cortile di pertinenza condominiale, e questo perché avevano già avuto a che fare con gli stessi occupanti. Stando a quanto dichiarato dagli abitanti, la famiglia sarebbe la stessa sgomberata circa due mesi fa e che per un anno erano lì rimasti, provocando gravi disagi al vicinato.
Sempre secondo le testimonianze, gli occupanti avrebbero causato disordini quali ubriachezza molesta, spargimento di rifiuti, danneggiamento delle aree pertinenti al condominio e, non ultimo, maltrattamento di minori. Per questo motivo i residenti hanno ritenuto la situazione non più sostenibile, decidendo infine di riunirsi nel cortile purché fosse trovata una soluzione rapida ed efficace.
Sul posto era presente il consigliere comunale Andrea Romiti (FdI), che ha ascoltato le voci dei presenti impegnandosi a sollecitare un intervento; successivamente è giunto sul luogo il Sindaco Luca Salvetti, dopo aver accolto telefonicamente le rimostranze dei residenti, seguito da diversi agenti della Polizia Municipale e da tre assistenti sociali.
La situazione si è risolta pacificamente con l’affidamento dei minori agli assistenti sociali e lo sgombero del resto degli occupanti, e l’applicazione di una nuova grata alla porta d’ingresso.
Le polemiche dei residenti non si sono comunque placate: come testimoniano alcuni, infatti, l’area condominiale sarebbe anche utilizzata come officina abusiva, e vi sarebbe la presenza di un cane tenuto in cattività che di recente avrebbe aggredito una bambina del circondario.
“Queste problematiche” – dichiara il Primo Cittadino – “esistono dappertutto. L’attuale amministrazione non molla di un centimetro su questi temi, come dimostrano la presenza di dieci agenti, tre assistenti sociali e il Sindaco; vogliamo chiarire che non tolleriamo situazioni di questo tipo, ed è un messaggio rivolto anche alla cittadinanza. E’ una lotta che conduciamo giorno per giorno: da 300 case occupate siamo ora scesi a 60, questa è la direzione su cui continueremo.”
“Quest’area è fuori controllo da tempo” – ribatte Andrea Romiti – “Ci sono già stati molteplici problemi di sicurezza legati alle famiglie rom, perché la giunta di centrodestra pisana ha smesso di accoglierli e quindi trovano un riparo nella nostra città, sotto il silenzio dell’attuale amministrazione. Non si è risolto nulla finché noi come opposizione non abbiamo portato Rete4 ad occuparsi di questa problematica, e solo allora abbiamo visto risultati. Stiamo registrando un’assenza totale dello Stato.”