Mentre tutti i partecipanti si preparano per la prima di “Scaraventati” il 25 maggio, abbiamo incontrato Lamberto Giannini e due attrici della celebre compagnia livornese
L’ormai celebre rassegna teatrale firmata dall’altrettanto celebre concittadino Lamberto Giannini sta per debuttare sul palcoscenico del teatro Goldoni; l’emozione è palpabile e le ultime prove serrate, ciò nonostante abbiamo potuto incontrare Lamberto e due delle attrici, Giulia (24 anni) e Valeria (28 anni). Queste le loro parole:
- Giulia e Valeria, da quanto partecipate agli spettacoli della Mayor Von Frinzius, e perché avete deciso di prendervi parte?
Giulia: “Sono al quarto anno di partecipazione, e mi sono decisa ad entrare dopo aver visto alcuni spettacoli e convinta da alcuni amici già all’interno. Ho iniziato per curiosità e alla fine sono rimasta per l’ambiente “particolare”: probabilmente se avessi fatto un tipo di teatro convenzionale non avrei continuato, insieme alla Mayor invece ho trovato un’atmosfera diversa. Le prove sono tutt’altro che convenzionali, e mi sento parte di qualcosa di bello, di speciale.
Valeria: “Per me è il quinto anno, anche se sono dovuta mancare per un anno. Ho iniziato assieme ad un’amica a seguito di una lezione aperta in Villa Fabbricotti; anche io ho visto diversi spettacoli e la curiosità verso questo mondo era tanta, fino al punto in cui ci siamo decise e ci siamo unite alla compagnia. Perfino dopo essere stata via per un anno, appena tornata mi sono subito reinserita.”
- Come coniugate i vostri impegni quotidiani con questa passione?
Giulia: “Io sto frequentando l’università, essendo le prove nel tardo pomeriggio riesco a cavarmela piuttosto bene; alcuni giorni li ritaglio esclusivamente per dedicarmi alle prove in teatro, ma cerco di non mancare neppure nelle giornate impegnate pur di portare avanti questo progetto.”
Valeria: “Sto lavorando su turni perciò non è molto facile, ma do il massimo.”
- Frequentare questa compagnia ha cambiato qualcosa nelle vostre vite?
Giulia: “Considerando la mia timidezza, di certo prendere parte a tutto questo mi ha aiutato a superare molte mie insicurezze; la verità è che tutti aiutano tutti, senza distinzioni. Ricordo bene che uno dei fattori che mi hanno spinta ad unirmi a tutto questo è stato vedere da spettatrice un’amica sul palco emozionarsi durante una scena molto intensa, circondata da un gruppo affiatato. In quel momento pensai di voler provare le stesse sensazioni, ed è così che è andata.”
Valeria: “Di certo l’approccio alle disabilità. Se prima mi limitavo ad ammirare chiunque svolgesse un ruolo di assistenza alla disabilità, adesso credo siamo tutti parte del mondo e che ci si possa impegnare ad ogni livello, perché tutti noi abbiamo delle difficoltà: potremmo dire che ognuno di noi in qualche modo è disabile, tutto sta a dare il massimo. La prima cosa che afferma Lamberto è che qui non facciamo volontariato: qui facciamo teatro e siamo tutti attori.”
Di seguito il commento di Lamberto Giannini.
- Lamberto, raccontaci della Mayor Von Frinzius come se non la conoscessimo.
“La Mayor Von Frinzius è una casa per i “Don Chisciotte”, per chi cerca la follia, per coloro che si rialzano sempre dopo una sconfitta. Il nostro è un tentativo perpetuo, costante, e anche se perderemo noi continueremo.”
- Secondo il tuo parere, qual è la ragione del progressivo successo di questo progetto?
“Dipende tutto dai ragazzi e dalle ragazze che si presentano alle prove di mattina e di sera senza alcun incentivo; tutti noi sappiamo che in quel che facciamo c’è qualcosa di vero, non ce lo sappiamo spiegare però c’è. Credo sia questo che produce il successo che nonostante tutto non cerchiamo, ma se questo arriva non può che farci piacere.”
- Quali progetti per il futuro?
“Continuare a costruire senza sosta e rendersi pronti; sotto questo punto di vista sarà più complicato, perché ad un certo punto la compagnia dovrà andare avanti senza di me. Avrei costruito qualcosa di futile se non fosse possibile tramandarlo a tutte quelle persone che con passione lo portano avanti, e in questo credo fermamente.”
- Se ti fosse data la possibilità di realizzare il progetto dei tuoi sogni, cosa chiederesti?
“Potendo sognare in grande, vorrei fare uno spettacolo in cui tutta Livorno partecipa, in cui tutti sono attori e attrici e io faccio da regista da un elicottero. Questo è il sogno più grande, in cui tutto il mondo punta gli occhi sulla nostra città e magari io dico:”quelli in via Verdi devono fare questo movimento, quelli in piazza Cavour devono fare il movimento del “puppa”, gli altri vadano a corsetta”. Sarebbe davvero bellissimo.”
Ringraziamo sentitamente Giulia, Valeria e Lamberto per la loro disponibilità e ricordiamo l’appuntamento al Goldoni con “Scaraventati” del 25 maggio.
Foto di Roberto Bartolini