Voleva lasciare un pacchetto per il sedicente cugino detenuto nel carcere minorile di Firenze, ma il loro comportamento ha destato l’attenzione della Polizia Penitenziaria
Voleva lasciare un pacchetto per il sedicente cugino detenuto nel carcere minorile di Firenze, ma il loro comportamento ha destato l’attenzione della Polizia Penitenziaria.
E a buon ragione, come spiega il segretario regionale per la Toscana del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Francesco Oliviero:
“Nel pomeriggio di mercoledì 17 maggio, verso le 15,30, è stato arrestato un cittadino tunisino dalla Polizia Penitenziaria del reparto dell’Istituto Penale per Minorenni di Firenze per aver tentato d’introdurre all’interno del carcere della sostanza stupefacente tipo hashish. Precisamente, l’uomo si era presentato in portineria dell’Istituto asserendo di essere il cugino di un detenuto presente nel carcere minorile con l’intenzione di voler lasciare un pacchetto al sedicente cugino.
L’ Agente addetto alla portineria avvertiva il Comandante, il quale disponeva di controllarne il contenuto: all’interno, veniva rinvenuta nella cucitura di un pantalone della sostanza stupefacente. Successivamente, a seguito di successiva perquisizione personale, sempre sulla stessa persona è stata rinvenuta altra sostanza per un peso totale di circa 15 grammi ed un grosso coltello. Lo stesso personale di Polizia Penitenziaria, insospettito dal comportamento di un altro ragazzo, minorenne che aveva accompagnato l’uomo, ha quindi proceduto all’identificazione e perquisizione di quest’ultimo, rinvenendo anche sulla sua persona altri 10 grammi di sostanza.
Nella mattinata del 18 maggio, il tunisino è stato giudicato con rito direttissimo con convalida dell’arresto ed emissione di misura cautelare del divieto di soggiorno nella provincia di Firenze ed il minore è’ stato deferito a piede libero alla locale procura dei minorenni. Da parte della segreteria regionale del SAPPE va il plauso a tutti i colleghi che nonostante le innumerevoli problematiche svolge sempre il proprio lavoro con professionalità ed abnegazione”.
Il segretario generale del SAPPE, Donato Capece, plaude alla professionalità del personale di Polizia in servizio all’IPM di Firenze e ricorda infine che “la Polizia Penitenziaria è quotidianamente impegnata nell’attività di contrasto alla diffusione della droga e alla detenzione di telefonini nei penitenziari per adulti e minori. Il numero elevato di tossicodipendenti richiama l’interesse degli spacciatori che tentano di trasformare la detenzione in business. Ogni giorno la Polizia Penitenziaria porta avanti una battaglia silenziosa per evitare che dentro le carceri italiane si diffonda uno spaccio sempre più capillare e drammatico, stante anche l’alto numero di tossicodipendenti tra i detenuti”.
FONTE: SAPPE – Segreteria Generale Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria