“Dialogo con i giovani e attenzione agli anziani: seguirò le orme del mio predecessore”
Nella giornata di lunedì 15 maggio il neo insediato Questore Giuseppina Stellino ha incontrato la stampa per il suo insediamento. Dalle esperienze passate fino alle intenzioni per la nostra città: ecco cosa ha condiviso con noi.
- Signora Questore, lei è la prima donna a ricoprire questa carica a Livorno: qual è stato il suo primo impatto? E come dovremmo chiamarla?
“E’ una domanda alla quale sono piuttosto abituata ormai, e per me è la normalità. La donna ha una diversa sensibilità e un diverso tipo di approccio rispetto all’uomo, quindi vedremo come andrà durante il percorso. Credo fortemente nell’istituzione che rappresento, sono cresciuta nella Polizia di Stato; per quanto riguarda il nome, anche se oggi mi è capitato di sentire “Questoressa”, per ora chiamatemi semplicemente Questore. Vedremo se in futuro le abitudini cambieranno.”
- Qual è la sua prima impressione riguardo a Livorno?
“Purtroppo ho avuto poco tempo per poter fare la conoscenza della città, poiché nei miei ultimi giorni da Questore di Ravenna ho affrontato le questioni legate all’alluvione nel faentino; sono riuscita tuttavia a fare un giro e devo dire che ne sono piacevolmente colpita. I livornesi sono certamente più rumorosi rispetto alle altre realtà che ho vissuto, ed ho notato con piacere che ci sono molti cani in giro. Amo molto gli animali ed ho notato che nonostante l’abbondanza le strade cittadine appaiono molto pulite. In seguito approfondirò maggiormente.”
- Quali sono le sue precedenti esperienze?
“Sono stata Questore di Oristano, Ravenna e infine Livorno, ma ho fatto parte anche della Direzione Investigativa Antimafia e della Polizia Postale.”
- Cosa può dirci riguardo alle sue priorità in qualità di nuovo Questore?
“Seguirò le orme del mio predecessore, soprattutto per quanto riguardo il dialogo con i giovani dentro e fuori dalle scuole, e sostengo inoltre che i cittadini siano i principali “sensori del territorio” e si debba essere pronti ad ascoltarli. Devo dirvi che è mia propensione naturale anche l’attenzione alla terza età: i bisogni e le difficoltà dei nostri anziani sono per me un punto fermo sul quale lavorare, soprattutto per quanto riguarda le tipologie di crimine che puntano proprio alle loro fragilità. Avendo lavorato nella Polizia Postale so bene che le truffe informatiche e telematiche (ma non solo) sono in aumento, perciò credo che l’informazione e la vicinanza delle istituzioni sia la soluzione. Molto spesso ci sono persone anziane che non denunciano per vergogna di essere cadute nella trappola dei malviventi, e questo è un tema su cui desidero lavorare.”
- Livorno ha uno dei più grandi scali portuali d’Italia e in più occasioni si sono scoperti grandi traffici di stupefacenti; lei ha un passato nella Direzione Investigativa Antimafia, ha già dei progetti in merito?
“Naturalmente devo ancora prendere atto della questione, essendomi insediata da poco, ma di certo questa criticità sarà affrontata.”
- Il suo predecessore ha aperto una linea di contatto con le comunità straniere, con le quali la convivenza è spesso armonica e talvolta disarmonica: qual è la sua visione?
“E’ ottimale mantenere questi rapporti, soprattutto a fronte delle criticità per poter risolvere più facilmente le problematiche. L’integrazione richiede tempo e pazienza reciproca. Penso che più andremo avanti e più vedremo ingrandirsi queste comunità, quindi è necessario essere preparati in tutti i sensi.
- Cosa le hanno detto di Livorno, prima che si trasferisse?
“Non amo giudicare in base al “sentito dire”: il giudizio deve essere sempre personale e non va condizionato in alcun modo. Ho avuto telefonate particolarmente preoccupate, ma per quanto possiate essere esuberanti so di molti a cui Livorno è rimasta nel cuore. Credo che siate persone esuberanti e “sanguigne” e questo è bene. Non voglio fare graduatorie anche perché penso che bisogna sapere cogliere il bello e il meno bello di ogni situazione; io personalmente ho sempre lasciato un pezzo di cuore in ogni posto in cui sono stata.”
In conclusione, un benvenuta ed i nostri auguri di buon lavoro al nuovo Questore.