Il coordinamento dei docenti dei Diritti Umani sostiene la lotta degli studenti per il diritto all’istruzione e auspica soluzioni anche per il problema degli insegnanti fuori sede.
Il Coordinamento Nazionale dei Docenti della disciplina dei Diritti Umani esprime solidarietà e
vicinanza nei confronti degli studenti universitari che negli ultimi giorni stanno manifestando contro
il caro affitto. In tenda, davanti ai principali atenei del Centro – Nord, stanno combattendo con
intelligenza e determinazione una battaglia che gli adulti hanno stolidamente deciso di trascurare.
In una realtà in cui l’ascensore sociale è stato praticamente paralizzato da dinamiche
tendenzialmente nepotiste e gerontocratiche, i giovani, in buona parte meridionali, alzano la voce
per rivendicare un diritto all’istruzione che la Costituzione italiana tutela e che viene disatteso in
maniera criminale anche a causa di speculazioni economiche su cui per molto tempo nessuno è
intervenuto.
È impossibile riuscire a sostenere i costi medi delle tasse universitarie, quando un semplice posto
letto supera i 500 euro. Senza dubbio il mercato immobiliare risente di una richiesta elevata,
facendo impennare i prezzi; tuttavia dovrebbero essere calmierati gli affitti.
Il CNDDU già da tempo aveva sottolineato quanto fossero esorbitanti i costi della vita al Centro –
Nord, soprattutto per chi fosse fuori sede e monoreddito. In particolare era stato sottolineato più
volte il disagio dei docenti fuorisede, costretti dall’algoritmo della legge 107/2015 a permanere
nella sede di attribuzione assegnata contro la propria volontà e sostenendo spese che lo stipendio
non riusciva proprio a coprire. In ragione di quanto detto, il CNDDU esprime soddisfazione per
l’apertura di un dialogo costruttivo con gli studenti da parte del Ministro dell’Università e della
Ricerca, Anna Maria Bernini, e, nel contempo, auspica al più presto che anche il Ministro
dell’Istruzione e del Merito, professor Giuseppe Valditara, voglia seguire con attenzione le
problematiche del caro affitto per gli insegnanti fuori sede, soprattutto in considerazione delle
gravissime difficoltà economiche che molte famiglie stanno attraversando. Chiediamo un gruppo di
esperti che analizzi la situazione anche per la scuola e individui soluzioni adeguate in tempi
ragionevoli.