Ne resteranno tre in provincia di Livorno
Sono sbarcati senza problemi alle 7 e 30 di questa mattina alla banchina 56 i 35 migranti a bordo della nave di salvataggio di Emergency Life Support. Ad attenderli la Protezione Civile, i Servizi Sanitari, le associazioni di volontariato, la Misericordia, la Croce Rossa, l’Svs, le forze dell’ordine, il sindaco Luca Salvetti e l’assessore al sociale Andrea Raspanti.
Tutta la macchina dei soccorsi a terra è stata coordinata dalla prefettura. Rispetto allo sbarco del dicembre scorso, sempre della Life Support di Emergency e della Sea Eye 4 con 200 migranti a bordo, si è trattato di uno sbarco più semplice.
I naufraghi, tutti provenienti dal Bangladesh, a parte due palestinesi e un siriano, sono tutti di sesso maschile e non sono presenti minori. Sono stati soccorsi dalla nave di Emergency il 29 aprile a largo delle coste libiche a bordo di una imbarcazione di nove metri dopo quattro giorni senz’acqua e cibo.
Le condizioni di salute dei naufraghi sono buone a parte qualche caso di disidratazione e di scabbia.
Le operazioni di sbarco e controllo
Quando è attraccata la nave di Emergency sono saliti a bordo i medici del Servizio Sanitario Marittimo per il triage e la classificazione delle emergenze per lo sbarco. Sono stati eseguiti tamponi anti Covid sui casi sospetti.
In seguito i naufraghi sono stati sottoposti a un nuovo controllo medico e poi all’identificazione a cura della prefettura. Nei locali della Stazione Marittima si è poi provveduto a fornire cibo e vestiti e a farli riposare in attesa dello smistamento all’interno di tutte le province della Toscana. A Livorno ne resteranno solo tre.
Livorno Porto Sicuro e le polemiche
Il sindaco Luca Salvetti si è tirato indietro dalle recenti polemiche sulla distanza del nostro porto dal punto di soccorso: “Abbandoniamo le polemiche e il confronto politico e limitiamoci a svolgere solo il nostro compito che è quello di accogliere e accogliere bene in nome della tradizione della nostra città e della nostra regione”
Emergency: “Per noi raggiungere un porto così lontano è come tenere un’ambulanza occupata durante un’emergenza”
Non smorzano le polemiche invece i volontari di Emergency che riportano le loro critiche riguardo al cambiamento di gestione delle emergenze da parte del Governo: “Siamo distanti 1300 chilometri dal luogo di soccorso e nel tempo in cui siamo stati occupati potevano operare per altri salvataggi”.