Dal 29 aprile al 30 maggio alla Chiesa di San Paolo a Ripa d’Arno
Pisa, 28 aprile 2023 – Un progetto che coniuga pittura, fotografia e disabilità, ideato e curato dal regista Adamo Antonacci. E’ la mostra “Divine Creature” che sarà ospitata da sabato 29 aprile fino a martedì 30 maggio presso la Chiesa di S. Paolo a Ripa d’Arno, a Pisa, dopo esser stata protagonista al Museo dell’Opera del Duomo di Firenze, ai Musei Vaticani a Città del Vaticano, presso le Sale Affrescate del Comune di Pistoia e presso la Chiesa dei Servi a Rimini. L’esposizione, realizzata con il patrocinio del Comune di Pisa e il contributo della Fondazione Pisa, sarà inaugurata domani, sabato 29 aprile, alle ore 16,00, e sarà visitabile fino al 30 maggio nei giorni di giovedì, venerdì e sabato dalle 15.30 alle 19 e la domenica dalle ore 11 alle ore 13.
Partendo da una selezione di dieci celebri opere d’arte sacra che illustrano la vicenda umana di Cristo – dall’Incarnazione nel grembo virginale di Maria fino alla cena in Emmaus – Antonacci ha concepito la messa in scena di altrettanti “tableaux vivants” interpretati da ragazzi diversamente abili. Questi quadri viventi, realizzati con un’attenzione particolare ai singoli attori e alle loro specifiche esigenze, sono stati immortalati dall’obiettivo del fotografo Leonardo Baldini per essere poi affiancati al modello originale. Per la realizzazione delle opere fotografiche sono occorsi sei mesi di tempo e sono state coinvolte 45 persone, tra staff tecnico, ragazze e ragazzi disabili e i loro familiari.
La cura delle immagini ha richiesto molte ore di lavoro e tecniche particolari, ma la decisione è stata quella di non ritoccare gli interpreti disabili a cui è stato chiesto di interpretare la scena e non semplicemente di ripetere i movimenti e le espressioni dei soggetti dei quadri.
I dieci capolavori rivisitati sono: Annunciata di Palermo di Antonello da Messina (1476), Annunciazione del Caravaggio (1609), Adorazione del Bambino di Gherardo delle Notti (1620), Angiolino musicante del Rosso Fiorentino (1521), Il bacio di Giuda di Giuseppe Montanari (1918), Ecce Homo di Lodovico Cardi detto il Cigoli (1607), Cristo e il Cireneo di Tiziano (1560 circa), Lamento sul Cristo morto di Mantegna (1475-80), Trasporto di Cristo al sepolcro di Antonio Ciseri (1870) e Cena in Emmaus del Caravaggio (1606).