L’inaugurazione venerdì 5 maggio alle ore 18
Livorno, 28 aprile 2023 – Venerdì 5 maggio alle ore 18 nello spazio popolare contemporaneo (via Buontalenti, 83/83A) sarà inaugurata la mostra “Michael Rotondi. 20 anni”.
Realizzata con la collaborazione curatoriale di Mercemarcia, il contributo del The Cage, il patrocinio del Comune di Livorno e l’appoggio del Lions Amaranto Rugby, la mostra potrà essere visitata fino al 31 maggio.
La mostra è aperta dal martedì al giovedì dalle ore 16.30 alle ore 19.30, il venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.30, il sabato dalle 16.30 alle 19.30. Domenica e lunedì solo su appuntamento.
L’esposizione si sviluppa su una frase sentita spesso dall’artista nelle conversazioni tra curatori e artisti, “L’artista per essere tale deve durare per lo meno vent’anni”. Questa frase si è stigmatizzata dentro di lui diventando elemento di riflessione e concept di espressione.
Rotondi vede questi 20 anni del lavoro di un artista come una forma di resistenza al tempo che corre, e resilienza agli eventi che, come una forte onda d’urto, travolgono la vita minando continuamente proprio quel “fare” arte.
Nel 2003 a Livorno la prima personale dal nome “Uh-60” e nel 2023 una celebrazione dell’arte, della propria ricerca, della riconciliazione con la propria città, la provincia cronica di cui parlano i Baustelle, e la volontà di donare al centro di Livorno uno spazio temporaneo che riporti la cultura in una zona piegata dalla crisi.
In via Buontalenti Rotondi affitta per un mese un vecchio negozio su più piani dove costruisce una mostra da zero, occupandosi di allestire, comunicare, scrivere, autofinanziandosi, pur di portare la sua esperienza in mezzo ad un quartiere dai mille odori dove tutti passano e sono passati, dove la mattina è vivo e la sera è deserto, buio, con tanti spazi sfitti.
Questa esperienza diventa un nuovo tassello nella ricerca dell’artista che narra continuamente di memorie personali e collettive, dedicandosi al rapporto tra le diverse forme espressive, ragionando sull’intimità dell’essere umano. Per l’occasione esporrà un’installazione dei suoi ultimi lavori su carta da pacchi, verrà anche allestita una zona dello spazio con video fatti nel tempo, spesso frutto di laboratori didattici multimediali e creati a più mani.
Un percorso trasversale che medita sullo spazio espositivo come unico habitat espressivo dove far convivere diverse esperienze. La passione per il disegno in bianco e nero e la contaminazione musicale, sempre presente nella sua ricerca.
Durante il mese di permanenza, nella zona del Mercato Coperto di Livorno, Rotondi inviterà amici musicisti, scrittori ed artisti ad interagire con le sue opere organizzando eventi in divenire.
Un progetto in progress dove il processo è già parte della mostra. Tutto sinonimo di work in progress e site specific. Cresciuto negli anni ’90 ritorna all’origine partendo dal sistema indipendente e dell’autoproduzione dove lo spazio espositivo non convenzionale è un’epifania.
Michael Rotondi nasce a Bari nel 1977; dopo tanti anni di militanza a Milano adesso vive e lavora a Livorno, dove è cresciuto. Diplomato all’Accademia di Belle Arti di Firenze, partecipa a numerose mostre collettive e personali. Tra le collettive si ricordano: Biennale di Praga, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Biennale Italia-Cina, Biennale di Teheran, Premio Cairo al Palazzo Reale di Milano, Manifesta 12 Palermo, PAV Torino; ha esposto anche a Berlino, Valona, New York, Londra.
Tra le personali si segnalano mostre a Mumbai (India), Varsavia, Museo MAC di Lissone ed una grande mostra pubblica a Napoli di cui la pubblicazione edita per Iemme Edizioni porta il nome di “Ca piogg’ dint’ ‘o cor’ “. È stato finalista al Premio Arte Laguna e al Premio Cairo. Ha alle spalle diverse pubblicazioni personali e collettive. Col gruppo Wurmkos ha fatto una performance al Museo del ‘900 di Milano per il progetto MIAbito.
Ha curato diverse mostre di giovani artisti e lavori come il progetto itinerante sul disegno da cui è nato un libro “Sto disegnando !!!”. Ha collaborato con numerosi spazi indipendenti e curato animazioni e video per diversi gruppi musicali e cantautori volti all’autoproduzione e al circuito indipendente. Ha scritto per riviste indipendenti sull’arte visiva e la musica