Attore e regista teatrale livornese sempre a fianco dei più deboli, a strapparlo alla vita gli effetti a lungo termine di un male incurabile
Le sue condizioni sono peggiorate a partire da gennaio, poi il forte dimagrimento e le complicazioni polmonari lo hanno sconfitto. Gli occhi azzurri di Matteo sprigionavano la voglia di stare sul palco, creare e recitare per abbattere la linea che divide ciò che è normale da ciò che normale non è.
Matteo si era laureato in cinema e teatro presso l’Università di Pisa e ha collaborato con la Cooperativa Koala, Fidapa e Ludoteca RSA.
A fianco dei bambini autistici, contro il bullismo, per gli anziani, per i paraplegici, come animatore, come attore e come regista. Il suo impegno era su più fronti, con il volontariato di In Associazione, con l’istituto Santo Spirito, in collaborazione con il Comune di Livorno, con l’Associazione Paraplegici, in queste ore si stanno moltiplicando i messaggi di cordoglio dei colleghi e dei collaboratori per la tragica scomparsa.
Negli ultimi tempi Matteo stava preparando un viaggio a Roma per fare dei corsi di aggiornamento e tanti ancora erano i progetti futuri per un animo sensibile raro e artistico come lui che forse avrebbe meritato un palcoscenico più ampio di quello livornese.
Matteo per il comune di Livorno aveva realizzato un cortometraggio in cui una bambina autistica vittima di bullismo veniva difesa da persone in carrozzina: sarebbe andato sempre oltre, voleva fare una rivoluzione per poter rendere veramente tutti uguali, amava Harry Potter e le bacchette magiche, riusciva a fare esprimere una normalità che altrimenti tante persone da sole non avrebbero potuto esprimere. Matteo lascia la famiglia, i due fratelli più piccoli, tra cui il medio, Tommaso, ct della nazionale svedese femminile di scherma, il più piccolo campioncino ancora di scherma a Pisa, e il papà, medico di famiglia a Livorno.
Il pensiero di Matteo:
“La creatività di noi artisti risorgerà per continuare a farvi sognare… dobbiamo riscrivere il nostro futuro con pastelli e sorrisi” Matteo Marchi
Su Facebook i messaggi dei colleghi e il dolore del fratello Tommaso
“E dirTi ciao mi sembra veramente strano…
Don Bosco ha detto al termine della sua vita: “Dite ai miei ragazzi che li aspetto tutti in Paradiso!”, ma mai avrei pensato che Tu saresti andato a prepararci il Paradiso… sicuramente allestirai luci e scenari, guarderai se il sipario si apre bene e se i vestiti e gli oggetti di scena sono tutti al loro posto.
Continuerai a recitare per narrare il bello della vita e certamente ci guarderai da lassù, dal palchetto d’onore, ogni qualvolta camminieremo o danzeremo su un palco”.
E Ti dico ciao…
E Ti dico grazie per aver raccontato con noi, con il teatro, la gioia di stare insieme!
E ricorda… non pensare di lasciarci così, perché anche Tu… SEI CON NOI!”
Matteo Pantani, Sr Grazia e tutti i giovani dell’Oratorio Mondogiovane
Il fratello Tommaso Marchi:
“Un dolore insopportabile, inspiegabile, lacerante. Grazie per tutto l’amore incondizionato che mi hai dato in questi anni. Sarai sempre nei miei pensieri, nelle mie azioni. In quel briciolo di forza che rimarrà senza te al nostro fianco.
Ti amo fratello mio. Ci vediamo presto”.
La funzione si svolgerà lunedì 10 aprile alle ore 10 alla parrocchia “Beata Seton” in piazza Maria Lavagna.
Un vero angelo….