Per il comitato di cittadini, anche le tre nuove centraline acquistate con 35 mila euro non possono fornire dati significativi
Prosegue la campagna di “Livorno Porto Pulito” contro l’inquinamento delle navi in porto. Nella sala convegni del Cesvot in via Fagiuoli, ieri, nel prosieguo degli incontri dedicati ai quartieri e ai loro comitati, il direttore Luca Ribechini espone i suoi dati al comitato di quartiere Livorno Centro che rispondono a una criticità dell’aria della nostra città citando l’Istituto Superiore della Sanità (ISS) che risultano in netto contrasto con i dati di Legambiente della giunta comunale esposti in conferenza stampa circa un mese fa. Dati che parlano invece di Livorno come città virtuosa in linea in anticipo con le direttive dell’agenda 2030.
Le dichiarazioni di Luca Ribechini
“Innanzitutto viale Carducci è il secondo luogo più inquinato della Toscana e Salvetti con i suoi “numeri” ha solo rassicurato i cittadini, mentre su altri fronti avrebbe denunciato la situazione come critica, sia su un’intervista al Tg3, sia in una segnalazione al ministro Salvini”.
I dati di Livorno Porto Pulito
I dati esposti da “Livorno Porto Pulito” parlano dell’Italia come maglia nera per la mortalità in Europa per inquinamento atmosferico, con un morto su 10 del totale e i decessi causati per il 10 per cento dall’inquinamento dei fumi delle navi. A Livorno su 2000 morti totali annui i morti per inquinamento sarebbero 25, tra tumori, ictus ed altre patologie.
Imputati anche Msc, le navi da crociera e la nuova Darsena Europa
Per “Livorno Porto Pulito” l’ingresso del gruppo MSC in Darsena Toscana come leader sarebbe pericoloso, perché il cartello italiano secondo i dati proposti sarebbe al sesto posto in Europa come industria più inquinante. Le navi da crociera inquinerebbero quanto 12 alberghi, mentre la costruzione della Darsena Europa sarebbe troppo impattante sotto il profilo ambientale e creata solo per la nuova pericolosa tendenza al gigantismo navale ed inoltre la nuova Darsena Europa avrebbe poco spazio per le rotte verso la Cina che propongono la rotta attraverso i mari del nord Europa.
La soluzione di Livorno Pulito sarebbe l’elettrificazione delle banchine e lo spegnimento dei motori in porto, “ma l’unica banchina con l’elettricità, la calata Sgarallino, anche se attiva dal 2015, resta mai utilizzata per problemi di costi” denuncia il comitato.
“Le nuove centraline non propongono dati significativi” parla Fausta Setti, consigliera di Livorno Porto Pulito
I provvedimenti del comune di Livorno sarebbero insufficienti, non vengono ritenute idonee neanche le nuove centraline mobili costate 35 mila euro, questa è l’opinione della consigliera di Livorno Porto Pulito Fausta Setti.