“La parità di genere non è solo un diritto umano fondamentale ma la condizione necessaria per un mondo prospero, sostenibile e in pace”
“L’8 marzo è ormai universalmente identificato come la festa della donna. Parlare di festa però è improprio: questa giornata è infatti dedicata al ricordo e alla riflessione sulle conquiste politiche, sociali, economiche del genere femminile, dunque è più corretto parlare di giornata internazionale della donna.
Nonostante molti progressi siano stati fatti in questi ambiti, molte donne nel mondo continuano a essere vittime di violenza e discriminazione.
La parità di genere non è solo un diritto umano fondamentale, ma la condizione necessaria per un mondo prospero, sostenibile e in pace. Garantire alle donne parità di accesso all’istruzione, alle cure mediche, a un lavoro dignitoso, così come la rappresentanza nei processi decisionali, politici ed economici, promuoverà economie sostenibili, di cui potranno beneficiare le società e l’umanità intera.
La parità di genere si riferisce alla parità tra donne e uomini rispetto ai loro diritti, trattamento, responsabilità, opportunità e risultati economici e sociali in tutti i settori della società e quando i diversi interessi, bisogni e priorità di uomini e donne sono ugualmente valutati.
In Italia, l’azione legislativa intrapresa negli ultimi anni si è focalizzata, sul mondo del lavoro, che è stato oggetto di numerosi interventi normativi volti a riconoscere equiparazione dei diritti e maggiori tutele alle donne lavoratrici. In questa direzione vanno, in particolare, le disposizioni volte a favorire la conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro ed il supporto alla genitorialità.
Una crescente attenzione è stata inoltre dedicata alle misure volte a contrastare la violenza contro le donne, perseguendo tre obiettivi: prevenire i reati, punire i colpevoli e proteggere le vittime.
Nonostante i progressi, tuttavia, le disuguaglianze di genere nei mercati del lavoro, nell’occupazione, nella qualità della vita e sul lavoro persistono.
Educare al rispetto di genere, è il punto cardine dell’insegnamento scolastico, con l’inserimento di programmi ed interventi educativi sulla materia. L’educazione al genere è infatti una forma di prevenzione alla violenza di genere.
Le pari opportunità di genere, la valorizzazione delle differenze devono essere temi trasversali e fondativi di un’istituzione scolastica, per favorire la crescita di cittadine e cittadini consapevoli e attivi in tutti i contesti di vita, nella società, nella famiglia e nel lavoro.
Educare le nuove generazioni al rispetto e alla valorizzazione delle differenze e della parità di genere, in termini di linguaggio, espressioni, atteggiamenti è diventata un’emergenza sociale anche per contrastare gli episodi sempre più frequenti di violenza contro le donne.
“Le donne hanno sempre dovuto lottare doppiamente. Hanno sempre dovuto portare due pesi, quello privato e quello sociale. Le donne sono la colonna vertebrale delle società – Rita Levi-Montalicini”.
FONTE NOTIZIA: PIANETA SINDACALE CARABINIERI – PSC ASSIEME