Muore a 67 anni a Siena dove aspettava un trapianto di cuore
Originario di Napoli ma da sempre a Livorno dove lascia due figli e la nipotina Marina, Nicola Pirozzi è morto a Siena dove aspettava un trapianto di cuore. Da poco in pensione le sue condizioni di salute erano rapidamente peggiorate in seguito ad un infarto.
Il dolore di tutti gli ex alunni e del personale scolastico è enorme per lui che era sempre dalla parte degli studenti e aveva una parola buona per tutti.
La docente Eleonora Agostinelli lo ricorda così: “Un cuor contento che avrebbe fatto qualsiasi cosa per gli studenti, per loro entrava e usciva di scuola per fare la spesa o comprare la merenda, vestiva sempre molto elegante e amava le cravatte, abbronzato e amante del sole e del mare, una persona con cui si lavorava bene. Amava tenersi in forma e la vita sana, andava a camminare e aveva sposato in pieno lo stile di vita livornese”.
Il ricordo dell’ex alunna Giulia oggi trentenne: “La parte più buona e più bella”
“La parte bella della scuola, un punto di riferimento per chi tra virgolette non aveva voglia di studiare. Lui c’era sempre per qualsiasi cosa anche a livello personale, era sempre dalla parte nostra. Potevamo avere dei momenti difficili, i brutti voti, e lui era dalla nostra parte. Io scappavo di classe e andavo a rifugiarmi da lui, aveva un cassetto pieno di caramelle e cioccolatini, ci parlavo, poi il momento difficile passava, uscivamo insieme e andavamo a fumarci una sigaretta”.
Il ricordo della docente Eleonora Agostinelli a nome di tutto il personale del liceo Enriques
“Te ne sei andato in punta di piedi, lasciando incredulo chi ti conosceva. Lontano da Livorno, che non era la tua città ma che tu avevi scelto come tale. Te ne sei andato senza sorridere e senza le tue battute, cui noi eravamo abituati. Ci hai lasciato un po’ piu’ soli e tristi. Tu, sempre pronto allo scherzo, sempre pronto ad aiutare, sempre pieno di pensieri per tutti. Tu che andavi apposta a comprare caramelle e cioccolata da distribuire equamente a colleghi e proff, ma soprattutto ai tuoi studenti, che supportavi, ascoltandoli, felice per i loro successi, o incoraggiandoli per un votaccio di troppo. Tu, sempre abbronzato ed elegante, con un debole per le belle cravatte, ma soprattutto per Marina, di cui ci mostravi orgoglioso le foto… Ci mancherai, Nicola e ci ricorderemo di te, mentre batti il 5 allo studente appena uscito dall’orale dell’esame di maturità”.