Il sindaco adesso dovrà vigilare e nel caso bloccare le esportazioni della fabbrica livornese accusata di fornire armi all’Iran
Momenti di tensione durante il Consiglio Comunale di questo pomeriggio. La destra abbandona l’aula dopo che la mozione di Potere al Popolo sulla Cheddite Srl passa a maggioranza con il voto del sindaco. La fabbrica di proiettili livornese già vittima di un esposto stamani in Tribunale da parte di Potere al Popolo è accusata di aver fornito cartucce con pallini devastanti e potenzialmente letali usati per “tracciare” e identificare i manifestanti colpiti dalla polizia iraniana durante le proteste di piazza in favore di Masha Amini, la donna arrestata e morta in circostanze sospette dopo tre giorni di coma a soli 22 anni in carcere a Teheran nel settembre 2022, dove fu condotta per non aver indossato in maniera corretta il velo islamico e poi diventata simbolo della lotta per i diritti delle donne nella repubbliche integraliste islamiche.
A fare da “ponte” alla Cheddite Srl verso l’Iran sarebbe stata una società turca
Secondo la legge 185/90 l’esportazione di armi verso paesi in guerra o in cui ci sono governi che violano i diritti umani come l’Iran è illegale, pertanto il sindaco con il voto di oggi dovrà impegnarsi formalmente a vigilare sulla fabbrica livornese e nel caso bloccare le esportazioni illegali della Cheddite Srl verso la società turca Yavascalar YAF, che per quanto si legge negli atti farebbe da ponte per l’Iran. Società turca che sarebbe stata già stata responsabile nel 2021 di triangolare con Cheddite Srl per esportare altri proiettili utilizzati dalla polizia golpista della Birmania. La destra all’opposizione invece col gesto plateale di questo pomeriggio si schiera a fianco della fabbrica livornese. Questo il commento di Aurora Trotta di Potere al Popolo che ha presentato la mozione questo pomeriggio: “L’amministrazione ha il compito di vigilare e sollecitare gli enti preposti ad intervenire sulla fabbrica e noi vigileremo affinché lo facciano. I tempi purtroppo sono un po’ indefiniti”.