Il livornese apparirà nella docuserie “I milioni di Gunther” sulle note vicende del miliardario pisano Maurizio Mian e del suo cane
Un pezzo di Livorno e un livornese appariranno in una serie mondiale. Stiamo parlando di Emanuel Cirinei, 44 anni, imprenditore nel campo della cosmetica, grande appassionato di basket, tifoso della Libertas e della docuserie che partirà il 1° febbraio sulla piattaforma Netflix intitolata “I milioni di Gunther”.
Tramite un collage di interviste divise su più puntate andrà in onda quello che è più un documentario che una serie vera e propria nella sua versione classica, sulle vicende legate alla vita di Maurizio Mian che tutti ricorderanno per il caso del suo cane Gunther: il cane più ricco del mondo nonché presidente del Pisa Calcio al quale, in maniera eccentrica, fu assegnata la grossa eredità ottenuta dalla morte della contessa tedesca Karlotta Leibenstein.
Tra gossip e personaggi famosi
Emanuel Cirinei apparirà in un’intervista documento spezzata in due parti e presentata in due puntate della serie. Le riprese sono state girate integralmente a Livorno, negli uffici dell’impresa di distribuzione di cosmetici per centri estetici ad Antignano in zona Banditella di proprietà di Emanuel Cirinei che per l’occasione è stata trasformata dai tecnici della Warner in uno studio cinematografico.
Le apparizioni in TV con Barbara D’Urso e a la Mala Educacion su La 7 oltre a tante altre apparizioni sul set, per Emanuel Cirinei una nuova sorpresa:
“Conosco Mian da più di 10 anni, ci siamo incontrati a una festa privata, lui stava attraversando un momento in cui era sempre circondato da personaggi famosi. Nel gruppo c’era anche Fabrizio Corona che apparirà anche lui nella docuserie. Ma ce ne sono altri, non posso certo fare spoiler ma sto parlando di calciatori, personaggi dello spettacolo etc. Quando il regista della Warner Bros Aureliene Leturgie mi ha chiamato per propormi di girare la serie ero appena tornato da Zanzibar. Rientro a casa e mi squilla il cellulare, appena ho posato le valigie ho capito di cosa si trattava e ho pensato subito a Maurizio. Le cose più incredibili nella vita mi sono capitate sempre grazie a lui che è come uno scienziato pazzo, eccentrico, vulcanico, ricchissimo, un personaggio alla Bruce Wayne. Sono stato per anni suo collaboratore e se prima potevo dire di essere il primo livornese ad essere pagato da un cane, adesso posso dire di essere il primo livornese ad apparire in una serie mondiale!”