E’ stata presentata una mozione in merito in Consiglio Comunale da parte del gruppo consiliare di Potere al Popolo

Potere al Popolo interviene in merito al fatto che alcune armi italiane sono arrivate in Iran, ecco il comunicato che ci è arrivato.
Riceviamo e pubblichiamo
Giuliano Granato, portavoce di Potere al popolo! e volto pubblico di Unione popolare:
“Il fatto che le armi italiane, nel caso della Cheddite di Livorno cartucce utilizzabili nella repressione di piazza, giungano persino in Iran, paese sottoposto a un divieto assoluto di vendita di armi, la dice lunga sul potere che la lobby delle armi ha nel nostro paese. L’industria bellica vale meno dell’1% del PIL, ma è riuscita a esprimere un Ministro del Governo Meloni, Guido Crosetto, ex presidente Aiad, ed a influenzare a suo piacimento la politica dei governi Conte e Draghi. Fermare l’export illegale e immorale di armi è possibile, manca la volontà politica. Noi lo faremo anche dall’opposizione: in primo luogo con i nostri corpi, vigilando sulle esportazioni della Cheddite, ma anche allacciandoci alle regole esistenti: stiamo infatti valutando se esistono gli estremi per un esposto in procura.”
Aurora Trotta, consigliera comunale di Potere al popolo a Livorno:
“Abbiamo presentato una mozione in consiglio comunale perché tutta la città e la sua amministrazione vengano coinvolte nel controllo effettivo delle esportazioni della Cheddite e nella pressione che va fatta sul Governo perché impedisca nuove triangolazioni di armi verso l’Iran, attraverso la Turchia o altri paesi, fino all’accertamento definitivo delle responsabilità della Cheddite. Livorno vuole dimostrare di essere città di pace non solo a parole, ma con i fatti.”
FONTE: COMUNICATO STAMPA POTERE AL POPOLO