Due anni di pandemia e la guerra, tante chiusure e adesso la lenta ripresa
La parola d’ordine è ripresa. Il Natale 2022 potrebbe rappresentare una svolta per i commercianti livornesi del centro storico colpiti dalla crisi durata due anni a causa della pandemia con la coda del caro bollette e la crisi dei consumi a causa della guerra russo ucraina che hanno allungato un tunnel senza speranze che sembra non finire mai.
Bisogna ripartire dalle attività storiche e dal centro cittadino
I negozi livornesi sono le attività che da sempre misurano il polso del benessere e della possibilità di spesa dei cittadini, soprattutto durante le festività. Questo è il primo Natale dell’epoca post Covid e le nuove misure sul tetto ai contanti e l’obbligo del pos sono destinate a cambiare le abitudini.
Bisogna ripartire, e se non si può tornare in fretta agli standard positivi di qualche anno fa, lo si deve fare passo dopo passo. Le attività storiche locali hanno patito in questo periodo così tante chiusure da non poterle citare tutte.
La guerra con la concorrenza dei franchising dei grandi marchi, dei centri commerciali in periferia e dei discount è stata per molti impari. Il pentagono del Buontalenti e piazza Cavallotti con il Mercato delle Vettovaglie sono il termometro di quanto l’economia livornese e i negozi gestiti da livornesi stiano cercando di ripartire, a mano a mano, come testimoniano gli esercenti, e stiano tentando di ridare ossigeno a tutta la città.