La Russa ha predisposto un disegno di legge per una ‘mini naja’ di 40 giorni. Le novità che destano attenzione: “Previsti incentivi come crediti per i concorsi pubblici”.

Ma non solo, gli incentivi si spalmano anche negli anni scolastici dai 16 ai 25 anni.
Gli Alpini pronti ad accogliere gli allievi.
“Ho predisposto, ma non lo presenterò io perché come presidente del Senato non posso e lo farà un gruppo di senatori, un disegno di legge per portare a 40 giorni” la cosiddetta mini naja volontaria. Così il presidente del Senato Ignazio La Russa nella chiusura del discorso alle celebrazioni organizzate dagli Alpini a Milano per ricordare tutti i caduti.
“A fronte di questa partecipazione noi prevediamo una serie di incentivi”, come crediti per la carriera scolastica e per i concorsi pubblici.
“Gli Alpini hanno conquistato il cuore degli italiani”.
“Non me ne vogliano le altre armi, le altre forze, se gli alpini hanno conquistato nel cuore degli italiani uno spazio particolare – spiega il presidente del Senato – lo hanno fatto non solo per il ricordo di quel 26 dicembre o per quello che fanno in ogni momento di emergenza della vita italiana, ma lo hanno conquistato anche per questa loro perdurante volontà di chiedere che i giovani di oggi possano vestire anche per un breve periodo la divisa dell’onore, la divisa del militare, la divisa di chi è pronto a dare qualcosa alla patria”.
I costi della proposta e gli incentivi
Il disegno di legge per portare a 40 giorni la partecipazione volontaria non costerebbe in termini di risorse più di quanto è possibile oggi ottenere. “Ma è un primo passo. Se noi riuscissimo a far sì che i giovani dai 16 ai 25 anni possano, se vogliono, passare 40 giorni della loro estate a imparare cosa è non solo l’amore per l’Italia, l’amore per la Patria, ma il senso civico, il dovere che ciascuno di noi ha di aiutare gli altri in difficoltà, noi avremmo fatto un enorme servizio all’Italia”.
“Io credo che per incentivare questa volontarietà di partecipazione si possano trovare i modi – continua La Russa – quello di avere punteggi per chi fa i concorsi, quello di offrire punteggi per chi deve laurearsi, quello di offrire un voto per chi deve fare la maturità”.
“Un modo per incentivare è giusto in attesa che si possa immaginare una più vasta partecipazione semi obbligatoria, chiamiamola così in chiusura del suo discorso.