E’ successo ieri pomeriggio al varco nord del porto di Livorno

Due poliziotti, uno della Squadra Nautica di Livorno e l’altro dell’8° Reparto Volo di Firenze, entrambi liberi dal servizio, nel pomeriggio di ieri, si prestavano ad effettuare un’uscita in mare con il proprio natante ormeggiato presso gli Scali delle Barchette in Livorno.
Durante la fase di uscita dal varco Nord del porto notavano un natante prossimo alla collisione con il molo.
A bordo dello stesso notavano la presenza di due persone di cui una attirava la loro attenzione sbracciandosi.
Preoccupati per la condizione anomala e per l’imminente collisione con il molo si avvicinavamo al natante al quale lanciavano subito una cima per metterlo in sicurezza.
A bordo era presente un uomo, del ’65, e la propria figlia minorenne entrambi in stato di agitazione. L’uomo ci riferiva di essere in avaria con i sistemi di governo e che il vento, proveniente da nord, lo stava spingendo verso il molo.
Con non poche difficoltà, date dalla maggiore stazza dell’imbarcazione rispetto a quella dei poliziotti , si effettuavano diverse manovre per allontanarlo dagli scogli e mettere in sicurezza le persone a bordo.
Uno dei due poliziotti decideva di salire a bordo per velocizzare le operazioni di soccorso mentre l’altro rimaneva alla conduzione del proprio mezzo.
Dato l’ormai accingersi dell’ora notturna si decideva di trainarli presso il primo molo sicuro per dargli un’assistenza più idonea.
Durante la fase di avvicinamento al porto l’uomo comunicava di essersi accorto di avere un’importante falla nel locale agghiaccio e che stava imbarcando molta acqua.
A quel punto, valutato il grave stato di pericolo che avrebbe colpito entrambe le imbarcazioni, la posizione che occupavano in quel momento, ovvero l’imbocco di ingresso/uscita delle grandi navi, decidevano di continuare il traino e contattare, al numero di emergenza 1530, la Capitaneria di Porto alla quale si richiedeva assistenza urgente.
Valutato lo stato di necessità, ci consigliavano di proseguire il traino e di portarsi presso i loro ormeggi che distavano all’incirca 30 minuti di navigazione.
Vista la primaria preoccupazione dell’incolumità del minore a bordo, della difficoltà di manovra dovuta al vento, nonché per presenza delle grandi nave ormeggiate, oltre a tutto il naviglio in transito, con i quali rischiavano continuamente possibili collisioni, solo l’efficace coordinamento tra i poliziotti con il personale della Capitaneria ha reso possibile lo svuotamento delle sentine ed evitare l’affondamento del natante ed ovviamente la messa in salvo di chi era a bordo.
FONTE: QUESTURA DI LIVORNO