Pietro Passerini e Sofia Gagliardo Gurrieri non possono esimersi dal conquistare, rispettivamente nella classe S4 e S7, l’argento e siglare il nuovo record italiano categoria ragazzi che entrambi già detenevano
Anche nella giornata conclusiva dei Campionati Italiani Giovanili invernali in vasca corta a Fabriano di domenica 27/11 Pietro Passerini e Sofia Gagliardo Gurrieri non possono esimersi dal conquistare, rispettivamente nella classe S4 e S7, l’argento e siglare il nuovo record italiano categoria ragazzi che entrambi già detenevano.
Si concludono così per la Toscana Disabili Sport i campionati che hanno visto purtroppo l’assenza di Tommaso Bertini, detentore del record assoluto 100 rana e del record ragazzi nei 50 sempre rana, a causa di un infortunio, che sicuramente avrebbe arricchito ulteriormente un paniere di risultati che si possono riassumere in 6 gare disputate, 1 oro, 4 argenti, 1 bronzo, 5 record italiani cat. ragazzi e un sesto mancato per appena 6 centesimi.
Le parole del Presidente Maurizio Melis:
“I risultati ci danno ragione anche se per noi il primo risultato, che va al di sopra di qualunque medaglia e qualsiasi record, è già partecipare, riuscire a superare 1000 ostacoli, tra cui quello finanziario, impegnati come siamo quotidianamente a cercare di coinvolgere finanziatori, e far vivere a questi ragazzi emozioni che non si possono ripetere, perché non ci possiamo limitare a ‘far passare del tempo’ a questi uomini e donne del futuro nei quotidiani allenamenti.
Dobbiamo cercare invece di farli credere in sé stessi, fargli capire che sono in grado di dare qualcosa agli altri, invece di inculcargli che devono aspettare, da poveri disabili, che la società dia qualcosa a loro, trattarli come in un centro diurno dove aspettare passivamente il trascorrere del tempo.
Qui in TDS sono protagonisti di sé, protagonisti del proprio futuro, diventano capaci di superare gli ostacoli che la vita imporrà loro. Io sono felice anche solo per questo. Tutto quel che viene oltre è un di più, un ulteriore motivo per dirgli ‘Bravi, questo è un vostro risultato’.
Questo avviene grazie ad istruttori e allenatori bravi e preparati, in possesso di tanti patentini CIP, come l’allenatrice del nuoto Eleonora Bologna, che per pochi euro di rimborso spese concedono tutto il loro tempo libero per questi ragazzi“.
Quindi siete come degli psicologi per loro… “No, no, non prendiamoci, come fanno alcuni, titoli che non abbiamo. Solo uno psicologo può fare lo psicologo, anche se nei corsi di allenatori che vengono somministrati dalle nostre Federazioni ci sono gli elementi di base della psicologia e io personalmente ho studiato per 3 anni psicologia alla ‘University of the Island’ di Honolulu, ma noi non sfoggiamo titoli che non abbiamo, perché non vogliamo ingannare le famiglie che ci affidano i loro ragazzi. L’esperienza non può mai sostituire un titolo accademico, l’esperienza semmai rinforza il sapere, ma senza basi non si va avanti. Noi semplicemente insegnamo che lo sport, ancor più quello agonistico, è confronto e crescita personale. Tutto qui. E, credetemi, è molto“.
FONTE: TOSCANA DISABILI SPORT LIVORNO