Il 22 novembre al Teatro Goldoni
“Le politiche sociali in Italia : Orizzonti e Sfide. Territorio, Disuguaglianze Nuove Generazioni”: è il titolo del convegno nazionale che il Comune di Livorno organizza per martedì 22 novembre dalle 9.00 alle 18.00 al Teatro Goldoni.
Docenti universitari, rappresentanti dell’associazionismo, studiosi ed esperti del settore e anche uno scrittore come Maurizio De Giovanni (“Mina Settembre) affronteranno sotto vari aspetti il tema delle diseguaglianze e della poverta, di cui che, come rileva l’assessore al Sociale del Comune di Livorno Andrea Raspanti, “si parla ancora troppo poco e spesso non come si dovrebbe.
La povertà nel dibattito pubblico resta un problema dei poveri, mentre in realtà è un problema di tutta la collettività.
Il convegno vuole fare il punto della situazione in Italia e in città. Non solo sulle disuguaglianze che la attraversano, ma anche sulle politiche che dovrebbero contrastarla. Ne parleremo per evidenziare le troppe carenze del sistema e per far emergere alcune buone pratiche”.
Info e iscrizioni: www.convegnopolitichesocialilivorno.it
Programma
22 Novembre 2022
TEATRO GOLDONI
Via Enrico Mayer, 57
Livorno
-ore 9.00 SALUTI
Luca Salvetti – Sindaco Comune di Livorno
Serena Spinelli – Assessore politiche sociali Regione Toscana
Laura Guerrini – Azienda Usl Nord ovest
Andrea Simonetti – Ufficio scolastico provinciale di Livorno
Cinzia Pagni – Fondazione Livorno
-ore 9.30
Coordina Andrea Raspanti – Assessore alla coesione sociale Comune di Livorno
Andrea Morniroli – Forum disuguaglianze e diversità
“Rovesciare la prospettiva: le politiche di welfare come leva di sviluppo”
Arianna Guarnieri – Dirigente politiche sociali Comune di Livorno presenta
“Storie” – a cura del Servizio Sociale Professionale di Livorno
Renato Sampogna – Ministero lavoro e politiche sociali
“Dagli strumenti di programmazione nazionale alla definizione progressiva dei LEPS”
Donata Bianchi – Istituto degli innocenti
“Processi partecipativi dei giovani e lotta alle disuguaglianze”
“Viaggi“ – Video a cura del Servizio Sociale Professionale di Livorno
Nunzia de Capite – Caritas italiana
“Povertà e interventi di contrasto: che cosa abbiamo imparato dal passato e come affrontare il futuro”
Fabio Berti – Università di Siena
“Nuove disuguaglianze e politiche di welfare”
Nerina Dirindin – Università di Torino
“Le sfide delle politiche sociali, dopo la pandemia ed in un contesto di incertezza”
-ore 14.30
Coordina Andrea De Conno – Federsanità Anci Toscana
Stefano Romboli Garante dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza del Comune di Livorno
“La città della cura e dei diritti per i più vulnerabili e per gli invisibili”
In collegamento da Napoli:
Maurizio De Giovanni – “Mina Settembre, assistente sociale ai Quartieri Spagnoli”
“Storie” – a cura del Servizio Sociale Professionale di Livorno
Alessandro Tolomelli – Università Bologna
“Riflessione sul lavoro sociale in un’ottica di empowerment di comunità”
Luca Fanelli – Actionaid
“Scuola e servizi sociali: una possibile convergenza”
Anna Paola Specchio – Save the children
“I quartieri di innovazione sociale e le disuguaglianze territoriali”
Cristian Campagnaro – Politecnico di Torino
“Innovazione partecipata dei servizi di contrasto alla homelessness; esperienze e lezioni apprese”
Alessandro Carta – Cooperativa sociale Il simbolo, presentazione video
“La strada verso casa “
Rosa Barone – Presidente Ordine assistenti sociali Toscana
“Il servizio sociale tra vulnerabilità e nuove disuguaglianze:
la sfida di un nuovo welfare civile e di comunità”
Sarà garantito il servizio di interpretariato di LIS, Lingua dei Segni Italiana a cura dell’Associazione Comunico. La partecipazione al Convegno vedrà l’attribuzione di crediti formativi (7) in virtù della Convenzione Quadro per la formazione continua degli assistenti sociali firmata tra il Comune di Livorno e l’ordine degli Assistenti Sociali della regione Toscana
Gli orizzonti DEL CONVEGNO sono rappresentati dal quadro normativo e dalle condizioni storiche che ci troviamo a fronteggiare, le sfide dalle condizioni sociali che siamo chiamati ad affrontare con la consueta scarsità di risorse.
Con la legge di bilancio 2020, non solo sull’onda della pandemia, ma anche come conclusione di un percorso di costruzione di “identità pubblica” durato decenni, il Governo ha finalmente sancito la “necessarietà” del servizio sociale professionale, rendendo strutturale un contributo agli enti locali per dotare i territori di almeno un assistente sociale ogni 5.000 abitanti, più un incentivo per portare questo rapporto fino a un assistente sociale ogni 4.000 abitanti.
Quasi contemporaneamente, dopo anni di riflessioni, ha visto la luce il nuovo Piano nazionale dei servizi sociali che, in maniera ancora teorica, ma fondamentale, ha iniziato a parlare di Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali, di cosa, cioè, in un paese civile, è “dovuto” ai cittadini in ambito sociale. Risultato: avere risorse da investire e personale per gestirle.
Una rivoluzione. Silenziosa, ma fondamentale. E la Zona livornese ha colto in pieno questa opportunità e ha portato subito al massimo il rapporto assistenti sociali/cittadini: 1 /4.000. Perché? Perché in questi anni di pandemia ci eravamo accorti che le sfide che l’amministrazione aveva davanti erano sempre più difficili: una città impoverita, dove le disuguaglianze (di tutti i tipi, le forme ed i colori) crescevano a dismisura e che vedeva gli adolescenti pagare il prezzo più alto di questa crisi sociale ormai non più strisciante, ma implosa.
Sono seguite azioni, non chiacchiere. Un esempio per tutti: il numero dei ragazzi seguiti da un educatore, nel Comune di Livorno, è quadruplicato, dal 2019 ad oggi e molti servizi sono stati impiantati da zero.
Oggi però sentiamo il bisogno di fermarci un attimo e condividere il pensiero che sta dietro a queste azioni, condividere con operatori, studiosi, decisori tecnici e politici le direzioni future ed i perché, gli “orizzonti e le sfide”, appunto, del titolo del nostro convegno. E siamo contenti che il Ministero, la Regione, l’ASl, studiosi ed esperti del settore, operatori, ed anche uno scrittore come Maurizio De Giovanni, abbiano deciso di confrontarsi con noi su questi temi così essenziali per la tenuta della società nel nostro tempo.
Questo convegno vuole rappresentare uno spazio di riflessione, una “sosta”in mezzo al nostro lavoro quotidiano.
Lavorare nel sociale significa confrontarsi tutti i giorni con una realtà complessa e difficile dove si cerca spesso di inventare soluzioni, per rispondere ai bisogni delle persone: pur con competenze diverse, infatti, tanti operatori sono chiamati ogni giorno a confrontarsi con i problemi delle persone.
Cercare di accogliere le nuove sfide per rilanciare nuovi orizzonti, non è solo il tema del convegno, ma rappresenta anche il senso del lavoro e di tutti gli uffici che fanno riferimento al settore politiche sanitarie sociali ed abitative del Comune di Livorno.
Per questo motivo, martedì 22 novembre,tutti gli uffici del settore si trasferiranno al Teatro Goldoni per cercare aiutati da degli esperti, nuove modalità per affrontare con più efficacia la complessità dei bisogni delle persone che si rivolgono presso gli uffici della nostra Amministrazione.
Ma sarebbe un errore pensare che affrontare le problematiche del sociale sia un impegno solo per alcuni operatori e taluni uffici: impegnarsi nel sociale infatti deve essere una responsabilità per tutti le persone che hanno a”cuore” la vita della comunità civile.
Pensare al sociale non significa infatti solo aiutare chi ha bisogno , ma fare in modo che ogni persona possa sentirsi accolta all’interno della collettività e possa maturare i propri diritti di cittadinanza.
Il Convegno di martedì non è quindi solo per gli addetti ai lavori ,ma per ogni persona che sente la responsabilità di dare il proprio contributo perché aumenti nella nostra comunità livornese un senso di umanità e di giustizia.
In questa direzione è necessario per tutti, partecipare al convegno del ventidue nella consapevolezza che solo insieme, le diverse componenti della società potranno affrontare le sfide di una nostra realtà sempre più complessa, per permettere ad ogni persona di vivere con piena dignità la propria vita.
FONTE NOTIZIA: COMUNE DI LIVORNO
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