Livornesi poco lucidi nei momenti topici del confronto
Disco rosso sulle sponde dell’Adriatico. L’Unicusano Livorno Rugby non si ripete sugli alti livelli espressi sette giorni prima nel vittorioso confronto casalingo con il Napoli/Afragola e al ‘Toti Patrignani’ di Pesaro, nel quinto impegno in cinque domeniche, al cospetto di un avversario solido e concreto, cede in modo severo. I biancoverdi hanno perso 31-7 (cinque mete a una).
Il successo dei giallorossi marchigiani padroni di casa – che prima del giro di boa della ripresa avevano in ghiaccio il bonus-attacco – non fa una grinza.
Le dimensioni del punteggio conclusivo però puniscono oltremisura le ingenuità dei labronici, che per la prima volta in trasferta non hanno strappato punti (a Civitavecchia era giunto il bonus difesa, ad Avezzano il bonus attacco).
Nella lotta salvezza cambia poco o nulla. Resta invariato per i ragazzi di Marco Zaccagna il margine sulla zona pericolosa della classifica.
Al termine della stagione regolare (20 partite in tutto per ciascuna compagine) retrocederà l’ultima, mentre la penultima disputerà i playout con le penultime degli altri due gironi.
Il quadro dei risultati di questa quinta giornata di A, girone 3 (tra parentesi i punti validi per la classifica):
Lazio – Cavalieri Prato/Sesto 31-0 (5-0); Pesaro – Unicusano Livorno 31-7 (5-0); Primavera Roma – Civitavecchia 32-16 (5-0); Napoli/Afragola – Capitolina Roma 10-27 (0-5); Avezzano – Primavera 47-3 (5-0). Riposava la Villa Pamphili Roma.
La nuova classifica:
Capitolina 25 p.; Lazio* e Cavalieri 20; Pesaro* 15; Avezzano* e Primavera 10; Civitavecchia 8; Unicusano Livorno 7; Villa Pamphili** 4; Napoli/Afragola* 3; Perugia* 0. *Lazio, Pesaro, Avezzano, Napoli/Afragola e Perugia 1 partita in meno. **Villa Pamphili 2 partite in meno.
Domenica prossima riposo nel campionato di A; nel girone 3 si giocherà il (delicato) confronto di recupero tra Perugia e Villa Pamphili.
Poi il 13 novembre l’Unicusano ospiterà la Villa Pamphili. Non manca il tempo per preparare il confronto con la squadra romana, che ha usufruito del ripescaggio in extremis (è subentrata al posto dell’Amatori Catania alla vigilia del primo turno) e che rappresenta una diretta concorrente della zona bassa della classifica.
A Pesaro, livornesi poco lucidi nei momenti topici del confronto. Tanti errori nelle touches ed evitabili sbavature hanno impedito di concretizzare il brillante lavoro effettuato nelle mischie chiuse.
Molto più pratica la formazione locale, capace di sfruttare tutte le situazioni a disposizione. Nel primo tempo, pesaresi abili nel siglare due mete (una tecnica al 7’, l’altra con il tallonatore Stefanini al 32’) che consentono di issarsi sul 12-0.
Nella prima frazione, clamorosi due errori su facili piazzati dei biancoverdi Bartolomucci e Saleme. In avvio di ripresa, con la meta del pilone Franco, i locali si portano sul 17-0. La marcatura-bonus, per gli adriatici, porta la firma dell’ala Larrecharte.
L’apertura Joubert trasforma: 24-0 al 57’. A risultato compromesso, l’Unicusano trova l’orgoglio per siglare i punti della bandiera, con una meta tecnica realizzata grazie ad un’irresistibile avanzata in mischia chiusa (plateale il fallo degli avversari): 24-7 al 66’. A tempo scaduto il centro Erbolini sigla la quinta meta dei marchigiani. J
oulbert trasforma e fissa il finale sul 31-7. Pesaro, con la terza vittoria in quattro gare, consolida il suo (ottimo) quarto posto. Per Gragnani e compagni una domenica non certo positiva. Ma, per fortuna, la lotta salvezza non si decideva al ‘Toti Patrignani’…
FONTE NOTIZIA: Unicusano Livorno Rugby