Il consigliere comunale aggiunto Polas Shabuk fa il bilancio dopo il successo del pranzo delle comunità straniere di domenica in piazza Garibaldi
Non si era mai vista una festa così, grazie al pranzo delle comunità straniere di domenica in piazza Garibaldi, Livorno ha visto per la prima volta 17 comunità riunite. L’iniziativa è stata possibile grazie al comitato San Marco Pontino, al consigliere comunale Shabuk Polas della comunità del Bangladesh e a tutte le realtà di piazza Garibaldi che si impegnano per la convivenza tra etnie diverse insieme a tutti i rappresentanti delle comunità straniere presenti a Livorno, ovvero Senegal, Gambia, Kurdistan, Bangladesh, Romania, Albania, Nigeria, Ucraina, Repubblica Dominicana, Iraq, Marocco, Egitto, Georgia, Palestina e Tunisia. Quasi 400 cittadini livornesi si sono fermati per degustare i piatti esotici preparati dai rappresentanti di tutte le comunità in un momento molto delicato, la giornata è stata preceduta da una manifestazione per la pace e nel pomeriggio ci sono stati i festeggiamenti al Centro Donna per l’anniversario della Comunità Dominicana.
“Siamo cittadini livornesi e non solo cittadini stranieri, vogliamo vivere insieme come se fossimo un’unica grande famiglia”
ll consigliere comunale Shabuk Polas ci riceve nel suo negozio internet in via dei Cavalieri, ci sono PC e attrezzature per inviare mail, fare telefonate e fotocopie a basso costo, anche gratis per chi ha bisogno. Dentro ci sono facce di ogni colore, come le bandiere che dipingono le pareti del piccolo negozio situato vicino la storica piazza Cavallotti che fa anche da Caf e Patronato: “Siamo cittadini livornesi e non solo cittadini stranieri” attacca Polas stendendo un bel sorriso rilassato “è un concetto che ha una sfumatura particolare: dal momento che siamo tutti qui insieme vogliamo starci come se fossimo tutti un’unica grande famiglia insieme ai cittadini livornesi. Ci tengo a ripetere, non siamo “solo” cittadini stranieri”. Piazza Garibaldi è diventato il luogo simbolo della difficile convivenza tra comunità straniere e cittadini livornesi. Spaccio di droga, degrado, prostituzione, i problemi sono gravissimi: “per le comunità straniere manca il lavoro, tutto il resto, le attività illegali, come la battaglia tra gang dell’anno scorso in via Buontalenti, sono cose che rappresentano un male per tutti e per lo stato italiano. Politicamente fa bene la destra a cacciare via dall’Italia gli stranieri che sono dei delinquenti”. Sono in preoccupante aumento gli eventi violenti legati allo spaccio di droga che sono andati sotto gli occhi dei riflettori della cronaca in questi ultimi difficili tempi, l’omicidio di Denny Magina su tutti e la problematica delle case popolari occupate per farne base di spaccio, con le comunità straniere che sono diventate dei serbatoi per la malavita, una nuova forma di schiavitù. Dove vanno ricercati i vertici delle associazioni a delinquere che comandano questo gioco, in Italia o all’estero? “Si tratta di un misto tra le due dinamiche, piazza dei Mille, piazza Garibaldi, piazza della Repubblica, il moletto Nazario Sauro sono le zone più “calde”. Si tratta di spacciatori stranieri, senza lavoro e senza documenti, utilizzati come schiavi e messi a vendere droga per poche decine di euro al giorno”. Ci sono state da poco le elezioni, cambierà qualcosa? “Il nuovo governo riceve tutti i miei auguri e spero che Giorgia Meloni dimostri con i fatti che non è una razzista. Spero che il nuovo presidente del Consiglio faccia del bene sia agli italiani che agli stranieri”.