Il ragazzo non accettava la fine della relazione, dal mese di marzo è accusato di aver assunto comportamenti persecutori, minacciosi e violenti nei confronti dell’ex convivente
I Carabinieri di Cecina lo hanno tratto in arresto perché gravemente indiziato di atti persecutori perché non accettava la fine della relazione. Dal mese di marzo u.s. un ragazzo cecinese di 34 anni è accusato di aver assunto comportamenti persecutori, minacciosi e violenti nei confronti dell’ex convivente, anche lei cecinese, di 33 anni. Molestie telefoniche, vessazioni fisiche e psichiche continue tali da ingenerare un forte stato d’ansia e paura alla donna che si è decisa a denunciare il tutto presentando querela direttamente alla Procura della Repubblica di Livorno che ha delegato le indagini ai Carabinieri della Stazione di Cecina. Nel frattempo però l’uomo non avrebbe cessato di perseguitarla. Infatti, pochi giorni fa, mentre la donna era in casa, si sarebbe presentato presso l’abitazione della donna e, dopo averla ripetutamente offesa e minacciata, avrebbe tentato reiteratamente di entrare.
La vittima, spaventata, ha però chiamato il Numero Unico di Emergenza 112 per attivare i soccorsi.
L’operatore della Centrale Operativa dell’Arma le ha fornito tutti i consigli del caso per fronteggiare l’emergenza e nel contempo ha inviato una “gazzella” che raggiungeva prontamente il luogo dell’evento.
Per l’uomo sono scattate le manette e, dopo l’espletamento delle formalità di rito, veniva tradotto presso la Casa Circondariale “Le Sughere” a disposizione dell’A.G. All’esito della convalida dell’arresto l’A.G. livornese ha disposto la misura del divieto di avvicinamento alla persona offesa con braccialetto elettronico-