È accusato di numerosissimi reati predatori e principalmente di furti, di varia natura, tutti commessi a Livorno tra marzo e luglio del 2022: sono ben 22 i delitti per i quali il Giudice – su richiesta della Procura della Repubblica di Livorno, che ha diretto le indagini, condotte dalla Squadra Mobile della Polizia di Stato e dai militari dell’Arma dei Carabinieri – ha ritenuto sussistere i gravi indizi di colpevolezza a carico di un 33enne rumeno già conosciuto agli investigatori per i suoi precedenti penali e le pendenze annoverate
L’uomo avrebbe posto in essere furti (e reati “connessi”, tra cui una rapina a mano armata) in giro per la città, impossessandosi di borse (e del loro contenuto), portafogli, somme di denaro, generi alimentari, computer portatili, telefonini, biciclette ed altro, in vari esercizi commerciali, istituti scolastici e luoghi privati.
Si tratta, in particolare, dei seguenti episodi:
- il furto, il 16 marzo 2022, nel retro del ristorante “Saporito”, di una borsa contenente carte di credito e di pagamento, occhiali da sole, un telefono cellulare, un portamonete contenente 65 euro e documenti vari;
- il furto con strappo, il 27 marzo 2022, sulla pubblica via, di una borsa contenente carta bancomat, un telefono cellulare, la somma di 50 euro, documenti ed altri oggetti, ai danni di una donna che la portava a tracollo;
- il furto nello spogliatoio femminile del supermercato “Penny”, il 5 maggio 2022, di un bancoposta e di una carta prepagata, asportati dallo zaino di una donna che la stessa deteneva custodito nel suddetto spogliatoio;
- il furto, il 7 maggio 2022, della somma di 280 euro, asportata dall’interno di una cassetta posta in un armadio collocato nell’ufficio del punto vendita “DPiù” di via del Bosco;
- il furto, l’11 maggio 2022, di un portafogli con dentro una carta bancomat, una carta smart compass, una carta bancoposta, una carta postapay, alcune decine di euro, documenti e tessere varie, oltre ad un mazzo di chiavi, asportati da una borsa posta sul davanzale del ristirante “Chez Ugo” al quartiere La Venezia;
- il furto, il 14 maggio 2022, di due cartoni contenenti 45 scatole di tonno (per un valore di circa 300 euro) e di un contenitore di affettati esposti nei banchi vendita del supermercato “Fresco Market” di via Mastacchi;
- il furto, il 15 maggio 2022, di un telefono cellulare, sottratto dal bancone del ristorante “Il Cardellino in Città”;
- il furto, il 17 maggio 2022, nei locali del liceo “Niccolini Palli”, di un portafogli contenente documenti e la somma di 150 euro asportato dallo zaino di una studentessa, che lo deteneva custodito in classe, nonché di un computer portatile del valore di 366 euro;
- il furto nello spogliatoio in uso al personale del ristorante “Pescheria Il Porto”, ancora il 17 maggio 2022, di una borsa contenente una carta bancomat, un telefono cellulare, alcuni contanti e documenti vari;
- la tentata rapina, il 25 maggio 2022, all’interno del supermercato “Conad City” di via Fagiuoli, allorquando, al fine di impossessarsi di vari prodotti alimentari sottratti dai banchi di vendita e riposti in uno zaino, avrebbe aggredito l’uomo che lo aveva fermato – dopo averlo visto sottrarre la merce – colpendolo con un pugno nel petto ed in altre parti del corpo, cagionandogli lesioni refertate con giorni 7 di prognosi; nell’occasione, brandendo un coltello, lo avrebbe anche minacciato di morte (“Anche se vado in galera io ti ammazzo te lo giuro”);
- il furto, sempre il 25 maggio 2022, in un magazzino ad uso privato, ove era stato asportato un borsello contenente un portafogli con all’interno una carta bancomat, documenti vari ed alcuni contanti; la carta bancomat era poi stata utilizzata indebitamente, al fine di trarne profitto;
- il danneggiamento, il 26 maggio 2022, del sistema di chiusura idraulico del cancello di accesso dalla pubblica via all’oratorio della Chiesa di San Benedetto, forzando i lati dello stesso;
- il furto, l’8 giugno 2022, nella hall dell’hotel “Gran Duca”, di uno zaino contenente circa 35° euro in contanti, un caricatore per smartphone, occhiali da vista, una collana d’oro, una fede nuziale, un orologio, sei scatole di sigari e documenti vari;
- l’utilizzo indebito, il 26 giugno 2022, di una carta postamat e di una carta di credito provento del furto commesso lo stesso giorno in danno del titolare delle stesse carte;
- il furto, il 28 giugno 2022, di un telefono cellulare custodito dalla proprietaria all’interno dei locali del centro diagnostico “IRADIT” di via degli Scali Olandesi;
- il furto, l’8 luglio 2022, di un telefono cellulare all’interno dei locali del “Ryan Bar” di via Garibaldi;
- i furti di due biciclette custodite all’interno dei giardini di abitazioni private tra il 6 ed il 12 luglio 2022.
Alla luce del quadro indiziario emerso all’esito dell’articolata indagine e del pericolo di reiterazione dei reati da parte dell’indagato, che il Giudice ha ritenuto operare “in un clima di allarmante disinvoltura”, nei suoi confronti è stata disposta la misura cautelare della custodia in carcere.
L’uomo, senza fissa dimora, è stato rintracciato dalla Polizia di Stato a Prato ed associato alla casa circondariale “La Dogaia”, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Gli inquirenti ritengono, peraltro, che lo stesso abbia commesso anche numerosi altri furti, fatti in relazione ai quali sono ancora in corso accertamenti, che tuttavia sono resi difficoltosi dalla assenza di misure di sorveglianza efficaci ed idonee all’identificazione dei responsabili.