Bolletta di agosto triplicata nonostante minori consumi, la denuncia della yogurtiera Fiori Rosa. “Se i costi aumentano meglio chiudere”, il gestore Michele Gasparri annuncia che la sua attività resterà aperta per ottobre solo il sabato e la domenica

Triplicate le spese energetiche rispetto all’anno scorso, i bilanci economici esplodono e si rischia la chiusura di esercizi storici. Per la Gelateria Yogurteria Fiori Rosa di viale Italia si parla di una bolletta per l’energia elettrica di quasi 10 mila euro per agosto. Andando a dividere per i 31 giorni della durata del mese si arriva a 350 euro al giorno. Per agosto 2021 la bolletta è stata invece di 3350 euro per un aumento quindi di quasi il triplo. Fiori Rosa è una delle gelaterie più frequentate di Livorno e una delle più grosse, ha un’attrezzatura particolare ad alto consumo, macchina per le crepes, climatizzatore, economizzatore dell’acqua, ma anche in seguito alla limitazione dell’uso di questi macchinari le bollette sono aumentate lo stesso a livelli esorbitanti anche con minori consumi, crescendo in maniera esponenziale da giugno fino a agosto. Per agosto la gelateria livornese ha speso il triplo rispetto all’anno scorso per l’energia elettrica con 1200 kW di consumi addirittura in meno. A luglio la bolletta è stata di 7700 euro contro 3000 euro per la bolletta di luglio 2021. In più c’è l’aumento del latte, di tutte le materie prime e non per ultimo, anzi tra i più preoccupanti e ingiustificati, l’aumento vertiginoso del costo del packaging, il materiale da imballaggio utilizzato per confezionare i gelati. Il risultato di questo impressionante aumento dei prezzi? Limitazione dei costi e dei giorni di apertura, oppure taglio del personale e aumento dei prezzi.
Michele Gasparri, il gestore di Fiori Rosa, dipinge così questo momento drammatico per lui e per la sua attività

“Chiuderò durante la settimana, avrò incassi più bassi ma in questa maniera riuscirò a ridurre le spese vive. In questa maniera ammortizzerò i costi e riuscirò a sopravvivere, io non voglio chiudere e voglio andare avanti, preferisco perdere qualcosa adesso e ripartire col tempo buono a pieno regime. Adesso con la stagione autunnale e invernale ci saranno meno clienti e resterò aperto solo il sabato e la domenica se il tempo lo permetterà. Da novembre anticipo le ferie invernali e ci rivediamo a gennaio ancora solo il sabato e la domenica nella speranza che qualcosa cambi e la situazione migliori. Siamo arrivati a dei prezzi assurdi e la crisi è davvero allucinante, il consiglio che do agli altri imprenditori come me è cercare di limitare i costi e individuare i giorni di apertura indispensabili invece di stare aperti sempre. Bisogna pensare a ridurre i costi e limitare le spese. Le alternative non esistono e noi gestori siamo stretti dentro ad una gabbia. I nostri redditi diminuiscono a causa del caro bollette e l’agenzia delle entrate cosa fa? Si domanda se siamo evasori fiscali. Io con questi aumenti non voglio incidere sul cliente e aumentare i prezzi dei listini e preferisco restare chiuso. Bisogna capire che se i costi aumentano è meglio chiudere”.