In un comunicato gli imprenditori associati esprimono le loro preoccupazioni
Purtroppo a minacciare la qualità della vita e e la sopravvivenza delle imprese nei nostri centri urbani sono sempre di più i fenomeni di dequalificazione dei centri stessi. Una dequalificazione che non dipende certo dagli imprenditori stessi, che si sono industriati per investire nei miglioramenti dei locali e del servizio anche in tempi di grossa crisi pandemica e energetica.
I valori sociali e culturali di cui i nostri centri dovrebbero essere espressione affrontano sempre più gravemente una perdita di senso, e quelli che dovrebbero essere, se non i cosiddetti “salotti buoni”, quantomeno punti di aggregazione cittadina e turistica rischiano di diventare spazi di degrado e trasandatezza.
“Anche stamani abbiamo ricevuto diverse telefonate da parte di esercenti esasperati dall’indecenza in cui versano le strade e le piazze più centrali di Livorno” racconta il direttore della Confcommercio provinciale Federico Pieragnoli. “Tolgono le sedie per evitare che la notte i dehors di trasformino in bivacco di ubriachi che sporcano e abbandonano rifiuti di ogni tipo, ma non serve a nulla. Stamani dei giovani dormivano stesi sui tavoli, hanno documentato titolari di bar e ristoranti di zona via Grande”.
“Si tratta purtroppo di giovani e giovanissimi dediti all’alcool e alle droghe, non di barboni di mestiere, ammesso che ne esistano. Qui non parliamo solo del decadimento commerciale e turistico delle città che consegue al proliferare della microcriminalità e dell’insicurezza, parliamo di un imbarbarimento nei costumi di cittadini che mi sembra fin più preoccupante dei pur gravissimi accoltellamenti, furti, risse.
E non si tratta certo di un drink del fine settimana bevuto in compagnia e in allegria, semmai di consumo incontrollato e dannosissimo”.
“Siamo di fronte a un ulteriore aggravamento rispetto a questi temi. Per questo motivo come Confcommercio e Fipe proporremo alle istituzioni di coinvolgere maggiormente le attività economiche nelle città nel miglioramento degli stili di vita, oltre naturalmente a insistere sul controllo del territorio”.
FONTE NOTIZIA: CONFCOMMERCIO LIVORNO