I bambini sono costretti a fare l’ora di ginnastica al parco pubblico e una docente disabile a entrare dal retro
Esistono alcune criticità alle scuole elementari Collodi e Rodari in via di Salviano. La segnalazione ci arriva da una docente che vuole restare anonima e da alcuni genitori intervistati. Le scuole Rodari sono ormai una delle poche a Livorno a essere senza ascensore data l’età della struttura. Ma sono le scuole Collodi che lamentano le problematiche più gravi. Si tratta della chiusura del giardino della scuola a causa del fondo in asfalto dissestato e pericoloso e dell’assenza di una rampa di accesso per i disabili all’entrata della scuola. Per quanto riguarda la problematica del giardino, che dovrebbe essere sede dell’attività motoria per i bambini, la RSU degli insegnanti targata CGIL, ci fa sapere di aver ricevuto la visita delle autorità competenti del Comune di Livorno che hanno garantito la risoluzione del problema entro al massimo il prossimo anno, al momento dell’assegnazione dell’istituto a un altro Comprensivo Scolastico. Il cancello del giardino è oggi chiuso con il lucchetto e una catena di ferro. Secondo i genitori dei bambini che frequentano la scuola la chiusura dura da almeno tre anni. Il cancello del giardino viene comunque utilizzato durante le ore in cui la scuola è aperta come entrata scansionata a causa del Covid e come uscita d’emergenza. Il piano di evacuazione attuale prevede dunque, con il giardino chiuso e inagibile, che il punto di raccolta in caso di emergenza sia diventato il parco pubblico davanti ai Salesiani. Il grande parco pubblico è diventata anche la sede dove i bambini sono costretti ogni giorno a “migrare” accompagnati dagli insegnanti, per fare educazione fisica, con un attraversamento stradale pericoloso e trafficato. La seconda criticità che ci è stata segnalata riguarda l’assenza della rampa per disabili all’entrata della scuola. I gradini per entrare nell’istituto sono inagibili per i non deambulanti, anche se proprio davanti ad essi hanno sede sue parcheggi riservati ai portatori di handicap. Una docente delle Collodi, appunto disabile e non deambulante, a causa dell’assenza della rampa, è costretta per entrare a scuola a fare il giro dell’isolato ed entrare da una porta sul retro in mezzo ai bambini, con notevoli disagi, accompagnata da un pulmino specializzato.