La scoperta dei carabinieri intervenuti nell’abitazione a seguito di una segnalazione per un litigio della coppia
I carabinieri della Stazione di Venturina Terme (Compagnia di Piombino) hanno arrestato una coppia di Campiglia Marittima, lui 42enne, di origine palermitana, lei 55enne lucchese, entrambi pluripregiudicati, per coltivazione di sostanze stupefacenti.
L’intervento dei militari è scaturito a seguito della richiesta di ausilio in favore dei sanitari del 118, durante le prime ore del 3 maggio scorso, a Campiglia Marittima, per un uomo in forte stato di agitazione che presentava delle ferite al volto ed inveiva nei confronti della sua compagna, di fronte alla loro abitazione.
Tutto faceva pensare all’ennesimo caso di dissidio familiare, ma quando i carabinieri sono entrati nell’appartamento, nonostante le forti ritrosie manifestate dalla donna, per accertare cosa fosse realmente accaduto tra i due, all’interno dell’abitazione, di proprietà della donna, hanno compreso che i motivi del dissidio dovevano ricondursi ad altro, poiché, in una delle camere, hanno scoperto tre “serre” da interni computerizzate, complete di illuminazione, riscaldamento e aerazione, contenenti 51 piante di marijuana, alcune alte 80 cm. ca., che presentavano già lo sviluppo delle foglie; il tutto completato da sacchi di terriccio e fertilizzante.
Durante l’attività venivano, inoltre, rinvenuti 49 grammi della medesima sostanza nonché materiale per la produzione, coltivazione e il confezionamento dello stupefacente e un bilancino digitale, evidentemente da utilizzare per l’eventuale frazionamento per il successivo spaccio.
Entrambi venivano pertanto arrestati, in regime precautelare, la donna trattenuta presso il proprio domicilio, mentre l’uomo, tra l’altro percettore di reddito di cittadinanza, associato presso la casa circondariale “Le Sughere” di Livorno.
Dopo la convalida dei provvedimenti restrittivi, disposti dal Sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica labronica, il G.I.P. disponeva la libertà per la donna e la misura cautela dell’obbligo di dimora, presso quel Comune, per l’uomo, in attesa del giudizio.
FONTE NOTIZIA: COMPAGNIA CARABINIERI PIOMBINO