Festa al Priami e sconfitta a testa altissima nel derby di B

Festa al Priami e sconfitta a testa altissima nel derby di B.
Nel fine settimana “dell’orgoglio Lions”, nel quale il club ha perfettamente organizzato, nel proprio splendido impianto “Emo Priami” di Stagno, un apprezzato torneo riservato a ben cinque categorie propaganda, al quale hanno partecipato, in tutto, 44 squadre e non meno di 1800 persone (alle premiazioni tra gli altri il sindaco di Collesalvetti Antolini e il presidente del Comitato Regionale Toscano della FIR Bonaccorsi), è mancata solo la ‘classica ciliegina sulla torta’.
Nel derby cittadino valido per la 18° giornata di B, sul prato del “Carlo Montano”, di fronte a circa 750 sportivi entusiasti, gli amaranto hanno giocato un match generosissimo e sono andati realmente ad un passo dall’impresa di cogliere il punto bonus-attacco.
Al cospetto di un Livorno Rugby sempre più lanciato (al suo nono successo di fila) e in piena lotta promozione, i ragazzi di Giampaolo Brancoli hanno perso, a testa altissima, 45-19.
Non è stato ribaltato il pronostico della vigilia, ma i Lions, ancora una volta alle prese con gravi e numerose assenze, possono andar fieri di quanto combinato: meritano, indiscutibilmente, un grande applauso.

Gli amaranto hanno mantenuto i nervi saldi e si sono aggrappati al proprio orgoglio (‘l’orgoglio Lions’), senza sbandare neppure dopo aver perso al 6’ il pilone Filippi (out per un infortunio al ginocchio) e neppure dopo esser andati in ritardo 26-0 al 24’.
Scardino e compagni, dopo le difficoltà iniziali, si sono riorganizzati e, a conti fatti, tra il 24’ e l’80’ hanno realizzato lo stesso bottino di punti (19-19, con tre mete per squadra) rispetto agli avversari.
La netta sensazione è che i Lions abbiano ancora il serbatoio sufficientemente pieno per guardare con fiducia e ottimismo allo sprint finale, alle restanti (tutt’altro che facili) quattro fatiche stagionali.
Il doppio obiettivo di continuare a far maturare i tanti ragazzi dell’under 19 inseriti stabimente nel giro della prima squadra e di difendere in graduatoria la quinta piazza (tre le lunghezze di margine sull’attuale sesta forza, quel Modena, che questa domenica ha osservato un turno di riposo, che figura con una gara in meno, ma ha gli scontri diretti sfavorevoli rispetto agli amaranto) può essere centrato.
Il quadro dei risultati della 18° giornata (7° di ritorno) di B, girone 2 (tra parentesi i punti in classifica):
CUS Siena – Imola 33-12 (5-0); Livorno – Lions Amaranto Livorno 45-19 (5-0); Parma Rugby – Roma Olimpic 43-13 (5-0); Jesi – Florentia 12-54. Riposo per Modena e Formigine.
La nuova classifica (tra parentesi le partite giocate):
Parma (14) 61; Livorno (14) 57; Florentia (14) 55; Roma Olimpic (15) 47; Lions Amaranto Livorno (14) 40; Modena (13) 37; CUS Siena (14) 30; Formigine (13) 14; Jesi (15) 8; Imola* (14) -1. *Imola sconta 4 punti di penalizzazione.
Nei primi minuti, i biancoverdi ‘di casa’ sono trementamente concreti, sia in attacco, sia in difesa.
Al 3’ Piras sblocca il punteggio, con una meta di forza.

I Lions non sfruttano le proprie occasioni e il Livorno Rugby allunga con una meta tecnica, nata da un fallo di Giusti (per il valido tallonatore ‘ospite’ scatta pure il cartellino giallo) in un raggruppamento spontaneo: 12-0 al 10’.
La seconda meta personale di Piras e qualla di Citi (uno dei tanti ex in campo), entrambe trasformate da Gaggero, consentono ai biancoverdi di celebrare con largo anticipo la conquista del bonus-attacco. 26-0 al 24’.
I Lions non ci stanno e, trascinati dai propri elementi più rappresentativi, crescono.
Giallo per il flanker dei biancoverdi Merani (40’) e meta di forza, sugli sviluppi di una touche battuta in zona d’attacco, per Giusti.
Matteo Magni trasforma: 26-7 all’intervallo. Su azione tirata dai trequarti, giunge al 3’ della ripresa la quinta meta biancoverde (a bersaglio Leonardo Cristiglio, 31-7).
I Lions provano a gettare il cuore oltre l’ostacolo, consapevoli che in una gara così difficile anche un punto in classifica (quello che premia tutte le formazioni capaci di siglare almeno quattro mete) può essere utilissimo. Insistendo sull’acceleratore, partendo dal buon lavoro nelle fasi statiche, i Lions costringono gli avversari a ricorrere alle maniere spicce: cartellini gialli per Bufalini (altro ex) e per Alessandro Gesi, la cui ‘smanacciata’ determina la meta tecnica: 31-14.

Con mestiere, in momentanea inferiorità numerica, il Livorno Rugby amministra la situazione. Al 29’ la formazione allenata da Zaccagna sigla la sesta meta, con Martinucci. Gaggero trasforma: 38-14.
I Lions non si arrendono mai e al 39’, con il giovanissimo pilone Lischi, sugli sviluppi di un attacco del pacchetto, vanno a trovare la propria terza meta: 38-19.
Servirebbe un ulteriore sforzo per uscire dal ‘Montano’ con un punto e invece, a tempo scaduto, a segnare la settima meta della propria squadra, è Alessandro Gesi, il diciottenne estremo del Livorno Rugby.
Lo stesso atleta – protagonista anche nell’Italia under 19 – trasforma, per il 45-19 conclusivo.
Ma per gli amaranto è ugualmente un fine settimana memorabile. In questo fine settimana, tra il ‘Priami’ e il ‘Montano’, l’orgoglio Lions non è mai venuto meno…
FONTE: LIONS AMARANTO LIVORNO
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