La donna era già nella lista vittime dello stalker e l’uomo aveva divieto di avvicinamento
Alle 6.45 del 24 aprile una donna, italiana, di 30 anni ha chiamato la centrale operativa della Questura raccontando di un diverbio avuto poco prima fuori dalla propria abitazione con un un uomo poco più che trentenne, a lei conosciuto perchè nel passato piu’ volte aveva cercato di avere le sue attenzioni, sempre respinte.
L’uomo, poco prima, l’aveva minacciata con un coltellino “ spaccaghiaccio”, ma la donna ha reagito prontamente con uno spray al peperoncino guadagnandosi in tal modo il rientro presso la propria abitazione.
L’attenta ed accurata opera di ascolto dell’operatrice radio, nonostante la vittima non volesse l’intervento diretto della Polizia, consentiva di riuscire a trattenere al telefono la signora, comprensibilmente molto agitata e preoccupata, per circa venti minuti in cui cercava di calmarla facendosi così raccontare l’accaduto non solo dei momenti vissuti poco prima ma anche la storia di quanto era accaduto negli ultimi anni.
Intanto, una pattuglia della volante si recava presso la sua abitazione. Inizialmente lei non voleva ricorrere alle cure mediche, non avendo riportato alcuna ferita fisica ma poi il padre l’ha accompagnata al pronto soccorso per gli accertamenti clinici necessari ed avere almeno un consulto psicologico, considerando il suo stato di agitazione.
Nel frattempo, l’aggressore si era allontanato dal luogo del fatto per andare nell’abitazione del fratello ed è stato proprio quest’ultimo a telefonare al centro operativo comunicandone, non solo la sua presenza presso il suo domicilio, ma anche la volontà a volersi costituire.
Pertanto una volante provvedeva a prelevarlo e condurlo negli uffici della Questura per la compilazione degli atti e dopo aver effettuato la perquisizione domiciliare presso la sua abitazione sono stati sequestrati 2 telefoni cellulari, due macchine fotografiche digitali, una video camera digitale, tre personal computer e tre gps che l’aggressore utilizzava verosimilmente per conoscere tutti gli spostamenti dell’auto della vittima.
La signora subito dopo la visita in ospedale ha raggiunto i nostri uffici per formalizzare la denuncia/querela.
Si specifica che la signora era già inserita nella lista “EVA” della persone vittime di Stalker ed a carico del suo aggressore risultavano già pregiudizi di polizia per guida sotto effetto di stupefacenti, atti persecutori, divieto di avvicinamento alla signora e già, nel 2020, era stato tratto in arresto proprio per atti persecutori in danno della stessa.
Alla luce di quanto esposto si procedeva a trarre in arresto il reo per tentato omicidio e su disposizione del PM di turno veniva condotto direttamente in carcere in attesa di convalida.
FONTE NOTIZIA: QUESTURA DI LIVORNO
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