L’uomo l’ha aggredita con un morso ed era già stato denunciato
Piombino, 26 Aprile 2022- L’ennesima storia malata di violenza ai danni delle donne. Nella serata di venerdì scorso, i carabinieri hanno arrestato, in flagranza di reato, un italiano di 27 anni, con precedenti di polizia, per lesioni aggravate, violazione del provvedimento del divieto di avvicinamento alla ex compagna, violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale.
L’uomo, che già in passato aveva manifestato nei confronti della donna atteggiamenti aggressivi, sfociati in soprusi e violenze fisiche per via della sua ossessiva gelosia, spesso amplificata dall’uso di alcolici, dopo un periodo di relativa calma, dovuta alla nascita del figlio avvenuto l’estate scorsa, aveva ripreso il suo comportamento aggressivo tanto da indurre la compagna a denunciarlo alla Stazione Carabinieri di Piombino per maltrattamenti in famiglia. L’allontanamento dall’abitazione e il riparo presso i parenti non aveva però dissuaso l’uomo dai suoi comportamenti, tanto da indurre il Giudice, all’inizio del mese di marzo u.s., ad emettere nei suoi confronti la misura cautelare personale del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla donna con la misura aggiuntiva del cd. “braccialetto elettronico” o anti stalking.
Nella serata del 22 aprile u.s., la pattuglia dell’Aliquota Radiomobile del N.O.R.M. della Compagnia Carabinieri di Piombino veniva inviata dall’operatore in turno alla Centrale Operativa in una via del centro cittadino a seguito dell’allert inviato dal braccialetto elettronico indossato dal 27enne che, evidentemente, si era avvicinato troppo alla persona offesa. I militari, prontamente intervenuti, accertavano che l’uomo aveva poco prima seguito l’ex compagna, e dopo aver danneggiato il portone di ingresso di un condominio, dove la donna aveva cercato invano rifugio, una volta a contatto con la vittima, l’aveva aggredita anche mordendola al naso.
La situazione non degenerava oltremodo per il pronto intervento dei carabinieri i quali, tuttavia, subivano spintonamenti da parte dell’uomo deciso a superare tale ostacolo pur di portare a compimento i suoi intenti, costringendo i militari operanti ad immobilizzarlo facendo anche uso dello spray al peperoncino.
L’uomo veniva pertanto arrestato nella flagranza dei reati di violazione del divieto di avvicinamento alla persona offesa, lesioni aggravate nei riguardi della donna, nonché violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale e, su disposizione della Procura della Repubblica labronica, tradotto in carcere a Livorno. Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Livorno, ritenendo che la violazione della misura con commissione di altri delitti potesse costituire evidente motivo per imporre l’adozione di una misura più idonea a frenare l’escalation di violenza dell’uomo, emetteva nei suoi riguardi ordinanza di custodia cautelare in carcere.