Continua la protesta ma ancora non viene trovata una sede alternativa per il nuovo mercato ortofrutticolo
“Rimettiamo in gioco tutto e facciamo una nuova valutazione”, è questo il messaggio che il sindaco Luca Salvetti ha portato di persona questa mattina al movimento “Giù le mani dall’oliveta” che non vuole il nuovo mercato ortofrutticolo nell’area di Salviano tra via della Valle Benedetta e via del Levante. Il sindaco ha cercato di chiarire le posizioni dell’amministrazione in merito alla recente protesta, in ballo ci sono il progetto che ormai da troppo tempo fluttua su varie possibilità e varie sedi e che deve trovare al più presto una sistemazione, i 78 alloggi di case popolari destinate all’area del vecchio mercato ortofrutticolo a Fiorentina che verrà demolito, il finanziamento di 5 milioni del bando periferie che lasciando passare ulteriore tempo andrebbe perduto, i 25 posti di lavoro previsti per il nuovo mercato e a ricaduta un handicap in tutte le altre attività strutturali dell’amministrazione. Dall’altra parte le note rimostranze del comitato “Giù le mani dall’oliveta”, la sicurezza idrogeologica, la perdita di in terreno vergine, gli olivi secolari e l’impatto sui residenti, soprattutto l’inquinamento sonoro e luminoso. “Questa è un area destinata ai servizi e non è un’area verde è bene che si sappia – precisa il sindaco – adesso ci sono io ma qui il primo che passa può costruire quello che vuole, anche se non verrà costruito il nuovo mercato ortofrutticolo”. La volontà di venire incontro ai residenti c’è da parte del sindaco, nonostante le difficoltà “sarei il primo a essere felice se si trovasse una nuova soluzione e verrei anche a fare un pic-nic con voi se il mercato non venisse costruito qui ma dobbiamo fare attenzione alla tempistica, è il ministero che ce lo impone, abbiamo 90 giorni per decidere e a rischio ci sono il contributo economico e le case popolari per chi è per strada”. In questi giorni a Palazzo Comunale sono stati ripresi in esame gli atti e i documenti del nuovo progetto ed è stato deciso di fare un ulteriore scandaglio per l’area da destinare alla costruzione, “purtroppo a Livorno non ci sono spazi per nuovi insediamenti” lamenta il sindaco. La ricerca di una destinazione per il mercato ortofrutticolo è lunga e complessa, ha interessato le aree dismesse dell’ex Trw in via Erriquez in cui però i proprietari, fa sapere Salvetti, hanno richiesto 20 milioni di euro per l’acquisto dei terreni, cifra fuori dalla portata dell’amministrazione. Stesse ragioni economiche valgono il no per le aree detenute dall’industria Leonardo Wass. Poi c’è l’area spettacolo vicino al Modigliani Forum, dove attualmente viene installato il circo e altre esposizioni temporanee, possibilità che resta la più probabile. Impossibile per la carenza di spazi via Peppino Impastato, anche se dopo i lavori post alluvione si sono esauriti i rischi idrogeologici. Ancora la carenza di spazio vale il no per il Crocino. Niente da fare anche per l’area ex Ghiomelli, l’impedimento sarebbe il vincolo cimiteriale delle zone adiacenti all’area interessata dal rogo dell’anno scorso. “Se qualcuno ha un piano B ce lo dica, la cosa essenziale è che non si scateni per ogni proposta una battaglia politica e il solito ritornello fatelo dove volete ma non sotto casa mia” tuona il sindaco. Il progetto del nuovo mercato ortofrutticolo naviga senza una destinazione dal 2015, insieme ai nuovi alloggi di edilizia pubblica assegnati dal bando periferie, inutile negare che i nervi sono ormai scoperti. Serrato il confronto in alcuni momenti con i rappresentanti del comitato “Giù le mani dall’oliveta” e con Valentina Barale che promette battaglia in consiglio comunale. A dare man forte a Luca Salvetti c’è Federico Mirabelli, segretario del PD a Livorno. Oltre la questione dell’oliveta i contrasti tra Valentina Barale, il comitato di residenti e il sindaco si fanno aspri sul titolo a costruire a Parco Levante: “Salviano 2 doveva essere il fiore all’occhiello della città – dichiarano i protestanti – un vero quartiere green, dopo l’alluvione noi privati dobbiamo stare attenti a tutto quello che facciamo, nonostante questo continua l’espansione e la cementificazione a est, vogliamo dire basta a questa politica”. “Abbiamo investito sulle case popolari in questo quartiere, coperto le spese per le nuove casse di espansione del Borgo di Marignano e da pochi giorni inaugurato la nuova bretella che serviva da anni e il nuovo ponte di Salviano sarà carrabile come chiedevate” è questa la risposta del sindaco, che continua “siamo qui per il bene di Livorno e per prevenire le difficoltà, per quanto riguarda il nuovo mercato ortofrutticolo, che sia fatto qui o altrove, sarà sicuramente un bel progetto”. L’area dell’oliveta in ogni caso potrà restare vergine solo se sarà cambiato l’indirizzo del terreno, atto che può essere fatto solo a livello politico, questione che scatena ancora le ire di Valentina Barale “se volete farlo perché non lo fate?”. Come prevedibile la problematica dell’oliveta ha sollevato a strascico altre questioni più o meno sopite che adesso andranno rivalutate dall’amministrazione. Il tempo stringe e il prossimo passo per un nuovo confronto tra l’amministrazione e il comitato “Giù le mani dall’oliveta” è previsto tra 15 giorni, sempre all’oliveta.
Simone Consigli