La manifestazione si terrà oggi alle ore 15 in Piazza Grande
Riceviamo e pubblichiamo il Comunicato stampa di Potere al Popolo Livorno
Sabato 29 gennaio parteciperemo alla manifestazione indetta dall’Unione Sindacale di Base per denunciare il sistema degli appalti ed i licenziamenti che si sono verificati sul territorio livornese, la quale si terrà alle ore 15 in Piazza Grande.
Stiamo seguendo da alcuni anni le vicende del mondo del lavoro cittadino ed è sotto gli occhi di tutti una cruda realtà di sfruttamento: contratti che modificano l’inquadramento lavorativo al fine di ribassare i salari ed, infine, mettere all’angolo i lavoratori, scadenze di appalti utilizzate come ricatto per diminuire il numero dei lavoratori ad ogni rinnovo con la scusa della crisi, anche se ovunque si parla di ripresa record per il nostro paese .
Ad oggi abbiamo presenti le due ultime vicende differenti, ma entrambe molto gravi, avvenute nel mese di dicembre.
Si tratta del licenziamento dei lavoratori ISS Palumbo, che operano in appalto per Eni occupandosi di spedizioni, magazzino, uffici e trasporti ed anche del licenziamento dei lavoratori MT Logistica che operano nell’appalto di Bertani occupandosi di movimentazione di automobili.
Abbiamo dato un contributo concreto alle due cause che, per quanto vedano una cornice differente, sono proprio la realizzazione di quel sistema scellerato degli appalti al quale vogliamo porre a fianco la parola “fine”.
Sono state depositate due interpellanze riguardanti entrambe le situazioni da discutere in commissione lavoro e stiamo spingendo affinché ciò venga fatto al più presto.
La situazione è drammatica e c’è necessità di agire in tutte quelle situazioni dove i diritti e le tutele dei lavoratori non sono rispettate.
Inoltre, laddove si ha agibilità di farlo tramite le competenze comunali, di revocare gli appalti che non operano per il bene collettivo e che non retribuiscono adeguatamente i lavoratori rispetto alle mansioni svolte.
Continueremo ad attenzionare, ad alzare la voce e ad unirci a tutti coloro che condividono questa battaglia fondamentale, con l’augurio di poter contro-attaccare con forza.
Sarà un grido comune per ricordare che lo sfruttamento non può mai essere una opzione e tantomeno il ricatto occupazionale contro i lavoratori resi precari dall’attuale legislazione vigente, può essere condizione di sviluppo di una vita degna.
La nostra città si sta lentamente trasformando in una fornitura di lavoro “multiservizi” con stipendi bassi e diritti vicini allo zero.
E davanti a tutto ciò deve esserci la più ferma e larga opposizione sociale, politica e sindacale!”