Richiesto dal Comune di Livorno per affrontare la questione dell’apertura della procedura di licenziamento collettivo da parte dell’azienda
Richiesto dal Comune di Livorno per affrontare la questione dell’apertura della procedura di licenziamento collettivo da parte dell’azienda.
All’incontro presenti istituzioni, sindacati e azienda
Ieri mattina, 12 gennaio, si è riunito in videoconferenza il tavolo regionale di crisi richiesto dal Comune di Livorno e dai lavoratori della Iss Palumbo dopo che l’azienda, che all’interno della raffineria Eni si occupa di stoccaggio, logistica e movimentazione dell’olio Eni, aveva annunciato nel dicembre scorso l’apertura di una procedura di licenziamento collettivo per 35 dipendenti.
Dall’incontro, al quale erano presenti la Regione Toscana, il Comune di Livorno, le organizzazioni sindacali e la stessa azienda, non sono arrivati segnali positivi.
Le parole dell’assessore al lavoro del Comune di Livorno Gianfranco Simoncini:
“Perché l’azienda non intende ritirare la procedura di licenziamento. Una posizione che non trova giustificazioni alla luce dei bandi emanati da Eni per la gestione di quei servizi che la Iss Palumbo ha in appalto fino al 31 gennaio prossimo.
Non siamo ancora di fronte ad uno scenario di crisi per questa azienda, i cinque tender lanciati da Eni presuppongono l’utilizzo di 28 lavoratori. C’erano quindi tutte le condizioni per il ritiro della procedura.
Occorrerà attendere come andranno le gare, pertanto ad oggi la procedura di licenziamento collettiva risulta priva di fondamento. Non è escluso che qualcuno possa non essere riutilizzato da Iss Palumbo o da altre ditte aggiudicatarie, ma potrebbe trattarsi di un numero minimo, da fronteggiare con strumenti diversi dal licenziamento collettivo.
Per altro questo modo di agire non ha riscontri nei molti appalti che frequentemente vanno in gara”.
Al termine dell’incontro, proprio per queste ragioni, abbiamo congiuntamente richiesto, Regione, Comune e organizzazioni sindacali all’azienda di riflettere ulteriormente sulle proprie decisioni anche per evitare un acuirsi del conflitto sociale”.
Nell’occasione l’assessore Simoncini ha rinnovato la richiesta di un tavolo nazionale sulla questione delle prospettive dello stabilimento Eni di Livorno, una delle realtà fondamentali per l’occupazione in città.
FONTE: COMUNE DI LIVORNO
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