L’ex sindaco : oggi è una grande giornata! E chi urlava allora, oggi lo sa ancora di più tentando di prendersi un po’ di quel merito.E scusate se è poco.
Ecco le dichiarazioni dell’es sindaco Filippo Nogarin sulla sua pagina Facebook:
Da questo momento è ufficiale: AAMPS SPA è salva, i suoi bilanci sono stati risanati e il Tribunale di Livorno ha potuto disporre la chiusura della procedura di concordato preventivo in continuità avviata nel 2016.
In pratica, l’azienda municipale di Livorno che abbiamo ereditato nel 2014 con decine di milioni di euro di debiti mai risanati nonostante i tentativi di procedure già avviati e diluiti nel passato, oggi ha regolarizzato la propria posizione, saldato le aziende creditrici e ora può guardare al futuro con rinnovata fiducia.Tutto questo grazie a una procedura innovativa, mai sperimentata prima di allora in una realtà para pubblica, ma per la quale io, la mia giunta e il gruppo dell’allora maggioranza targata Movimento 5 Stelle ci siamo battuti con coraggio, contro tutto e contro tanti che si professavano esperti.
Ricordo bene le cassandre, qualche sindacato, i sindaci revisori, i partiti responsabili dell’impoverimento dell’azienda e pure il Vescovo pisano, tuonare contro questa nostra scelta. “State uccidendo l’azienda”, ci dicevano. “300 lavoratori perderanno il posto”, aggiungevano. “Siete degli incompetenti”, azzardavano.La storia procedurale si è incaricata di smentire questi professionisti della ricapitalizzazione, che avrebbero voluto far pagare la mala gestione aziendale ai livornesi, attraverso un’iniezione di soldi pubblici, senza che nulla però venisse modificato all’interno di AAMPS.
Una costosissima toppa, destinata a cedere nel giro di un paio d’anni.Noi al tempo, abbiamo scelto una strada diversa, imponendo all’azienda una riorganizzazione e una razionalizzazione severa.
Certo, i sacrifici non sono mancati, ma nessuno, nessuno, ha perso il posto di lavoro. Al contrario. AAMPS ha continuato a investire e a innovare, portando avanti la più grande rivoluzione di sempre a Livorno nella raccolta rifiuti: quel passaggio al porta a porta che ci ha permesso di raggiungere il 70% di differenziata nel 2019 e la creazione di decine di nuovi posti di lavoro.
Questi sono i fatti, che sono più forti e misurabili della propaganda di chi ha provato allora a metterci i bastoni tra le ruote, a scapito dei livornesi e che oggi gode dei frutti di quella stagione.Ciò che mi preme oggi è ringraziare chi ci ha creduto. La giunta, naturalmente. Ma soprattutto il gruppo di maggioranza in Consiglio comunale, che ha visto i suoi componenti minacciati per aver osato difendere l’interesse generale a scapito del privilegio di qualcuno.
E, non ultimo, il team di professionisti che ci ha accompagnato in questo percorso: l’ufficio legale di Luca Lanzalone e Luciano Costantini, impeccabili nel costruire l’impianto normativo del concordato, e l’allora Consiglio di amministrazione di Aamps, che ha combattuto contro le inefficienze interne all’azienda riorganizzandola e rendendola una realtà, finalmente virtuosa. Troppo spesso ho assistito ad atteggiamenti che per opportunità “dimenticavano” o lasciavano in disparte taluni protagonisti di questo o quel cammino.
A me sembra che qui vada premiato un assieme di persone, molte delle quali non sono qui menzionate e che hanno dimostrato che quando si vuol veramente fare il bene pubblico, gli strumenti a disposizione ci sono. È stato sicuramente difficile ma oggi quel percorso è parte della storia amministrativa di Livorno e dell’intero paese ed è a disposizione di tutti. Sta all’onestà intellettuale di ognuno di noi riconoscere quanto è accaduto e cosa ha prodotto quella nuova via. Non mi aspetto certo che qualcuno che non riesce a vedere oltre il proprio naso lo venga oggi a riconoscere a me o a tutti coloro che fanno parte di questo successo. Non è questo il punto. Il punto è l’aver dimostrato che è possibile farlo e che la PA ha una sola chance di riuscire nella sfida del proprio efficentamento: FARE SQUADRA SEMPRE con tutte le espressioni dello Stato, ognuno con il proprio ambito di competenza.
Oggi, insomma, è una grande giornata! E chi urlava allora, oggi lo sa ancora di più tentando di prendersi un po’ di quel merito.E scusate se è poco.