Per Rifondazione Comunista è singolare la richiesta dei rimborsi dato che le sedute sarebbero online. Di seguito il comunicato
“Attraversiamo un periodo sicuramente non positivo, nel mondo, in Italia, ma qui a Collesalvetti, nel nostro comune alle volte sembra di vivere in un altro pianeta e con le forze politiche che compongono il consiglio Comunale che arrivano, addirittura, da un’altra dimensione.
E’ inaccettabile che nessuna delle forze politiche che siedono in Consiglio Comunale fino a ieri non abbiano sentito il dovere e la necessità politica di esprimersi sulla vile aggressione fascista alla sede della CGIL di Roma. Di fronte a tale aggressione fascista, nessuno di loro si è espresso se non in maniera allegorica nella seduta del consiglio comunale del 14 ottobre u.s.
Questi esponenti politici, che non presentano un atto formale in C.C. su un fatto di tale gravità, sono i medesimi che poi da mesi non riescono ad eleggere un nuovo Presidente del Consiglio, ma allora di che cosa si occupano così alacremente e intensivamente in sedute del consiglio svolte on-line e quindi comodamente seduti davanti ad un computer da casa loro?
-Dopo le premesse il comunicato arriva al nodo della questione –
Ce lo chiediamo, perché nonostante da mesi le sedute siano soltanto on-line, con conseguente attività ridotte al minimo e con in mezzo anche un lungo periodo di look down, causa pandemia, ci risultano richieste di rimborsi permessi retribuiti dai luoghi di lavoro per migliaia di euro. Ma attenzione, non per esponenti della giunta, ma per consiglieri, per la precisione capigruppo e per di più di opposizione. In un periodo come l’attuale, ci pare al quanto incomprensibile che esponenti illustri della Lega colligiana, arrivino a richiedere rimborsi per migliaia di euro.
Lo affermiamo con cognizione di causa, perché dopo aver inoltrato una regolare richiesta di accesso agli atti presso gli uffici comunali, abbiamo realizzato che esiste una pila di richieste di rimborsi e di permessi retribuiti, alcune evase e altre no, per migliaia e migliaia di euro. Osservando i documenti richiesti, si evince che la palma d’oro per la cifra richiesta spetta, appunto, al capogruppo leghista Massimo Ciacchini e che molti di questi rimborsi sono stati richiesti, addirittura durante il periodo di look down. Vi ricordiamo che in tale periodo non era possibile incontrare neanche i propri cari, ma nonostante ciò, l’esimio esponente leghista, riusciva ad organizzare ugualmente incontri con i cittadini, conferenze stampa e addirittura riunioni di partito. Tutto questo a noi pare davvero molto strano ed è per questo motivo che ci chiediamo se questi personaggi si fanno eleggere in Consiglio Comunale perché mossi da profondo senso civico e impegno politico o lo fanno semplicemente per crearsi un’entrata extra a quella del proprio stipendio? Lo fanno perché realmente gli sta a cuore questo territorio o per avere permessi retribuiti e andare a lavorare il meno possibile?
Lo chiediamo perché sinceramente siamo rimasti nauseati dalle cifre di rimborsi e permessi che il consigliere Ciacchini ha chiesto al Comune di Collesalvetti. Lo sosteniamo perché il nostro modo di intendere l’impegno politico, di noi comunisti è lontano anni luce dal modo di questi personaggi.
Di fatti, se andiamo a guardare, negli ultimi vent’anni e più, non c’è traccia di richiesta di rimborsi extra da parte dei rappresentanti di Rifondazione Comunista. Stipendi da assessore e gettoni di presenza di consiglieri comunali, di noi comunisti, sono andati sempre al Partito e mai alla persona che ricopriva l’incarico. La politica e la sua organizzazione, prima di tutto! L’impegno politico e la dedizione al ruolo ricoperto vengono prima dell’aspetto personale. Il bene comune avanti ad ogni privilegio di carattere individuale.
-Per poi concludere-
Questo è per noi di Rifondazione Comunista l’impegno politico istituzionale nel Comune di Collesalvetti. M a del resto oggi i comunisti non siedono più in consiglio comunale e le cose cambiano…in peggio….ma cambiano,”
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