L’assessore al sociale ha reso noto l’aiuto dell’amministrazione alla famiglia che viveva in un camper, in serata la risposta del consigliere della Lega
Su Facebook l’assessore al sociale ha reso noto l’aiuto dell’amministrazione alla famiglia che viveva in un camper, in serata la risposta del consigliere della Lega.
Il post di Raspanti su Facebook
L’assessore al sociale Raspanti sul social network ha reso noto che il Comune di Livorno si è preso carico della situazione di degrado in cui si trovava la famiglia che abitava in un camper nel parcheggio scambiatore del viale della Libertà.
Raspanti ha dichiarato che “La famiglia in questione adesso si trova in un posto sicuro, messo a disposizione da un ente benefico del territorio. I bambini hanno un medico, frequentano scuole pubbliche, ricevono il supporto di un educatore professionale.
Ci sono volute settimane congiunte di lavoro tra servizio sociale, anagrafe e polizia municipale. Oltre ovviamente al prezioso contributo del volontariato.
Insieme siamo riusciti a fare rete e conciliare il bisogno di protezione sociale di questo nucleo col rispetto delle regole della convivenza civile”.
In serata le dichiarazioni del consigliere della Lega Perini
Il consigliere comunale della Lega Alessandro Perini in un comunicato ha reso noto la sua posizione contro l’intervento dell’amministrazione.
Perini ha dichiarato:
“Ai rom il Comune di Livorno trova casa in poche settimane, i livornesi, invece, aspettano per anni.
Alla famiglia di nomadi è bastato arrivare in camper dalla Francia e piazzarsi dentro il parcheggio di viale della Libertà per ottenere tutte le amorevoli premure dell’amministrazione comunale.
In poche settimane hanno avuto un alloggio grazie alla collaborazione tra Comune ed un ente religioso e, a breve, avranno la casa popolare vera e propria.
In questi anni da Consigliere Comunale mi sono trovato ad affrontare le situazioni più varie: famiglie senza un tetto che dormono in macchina, anziani soli e disabili senza assistenza. Posso testimoniare che, normalmente, per avere un valido aiuto dal Comune ci vogliono anni e anni.
Questi nomadi non hanno alcun legame con la città, vivevano in Francia e sono arrivati a Livorno giusto per ricevere una casa dall’assessore Raspanti.
Devo ammettere che hanno avuto ragione a puntare sul buon cuore di Raspanti, ma, fare passare avanti ai livornesi il primo che passa in città, crea un pericoloso precedente. Rischiamo di attirare i “turisti della casa popolare”.
Questo metterebbe ancora più in difficoltà quel poco di wellfare che abbiamo.
Di livornesi che aspettano una casa ce ne sono a centinaia. L’assessore si impegna a sistemarli tutti nel giro di poche settimane o questo di oggi rimane un miracolo isolato di Raspanti?”
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