Le Fiamme Gialle hanno anche effettuato i controlli in alcune attività per contrastare la piaga del lavoro in nero
Le fiamme gialle di Livorno, nell’ambito di una più ampia e sinergica azione di controllo posta in essere da tutte le Forze di Polizia, a seguito dei noti fatti di cronaca che hanno interessato l’area cittadina di via Buontalenti, hanno proceduto alla preliminare acquisizione di una notevole mole di dati inerenti alle schede anagrafiche e di residenza dei proprietari ovvero degli inquilini degli appartamenti situati nella zona.
L’attività di monitoraggio eseguita dai finanzieri del Gruppo di Livorno al fine di individuare eventuali locazioni in nero è stata ulteriormente approfondita mediante mirati controlli ispettivi presso diversi immobili sempre di via Buontalenti.
Infatti, sia la settimana scorsa che martedì 28 settembre, le Fiamme Gialle, insieme ai colleghi della Polizia di Stato, dei Carabinieri e della Polizia Municipale, hanno effettuato specifici riscontri sull’effettiva residenza di taluni soggetti nonché sulla regolarità dei contratti di locazione, effettuando 21 accessi presso altrettante abitazioni e identificando tutte le persone ivi presenti.
I militari della GdF hanno appurato che in alcuni casi gli appartamenti erano occupati dai legittimi proprietari, mentre in altri erano stati ceduti a terzi con regolare contratto di locazione.
Tuttavia, è anche emerso che alcuni appartamenti risultavano formalmente ceduti a soggetti non presenti e/o non residenti, pertanto sono tutt’ora in corso le verifiche necessarie a far emergere eventuali sub-affitti irregolari. Acclarata, invece, la situazione alloggiativa di due cittadini extra-comunitari che, seppur presenti in due appartamenti con le relative famiglie, erano sprovvisti di un regolare contratto di locazione ed effettuavano il pagamento del relativo canone mediante ricariche Postepay; è ora al vaglio delle Fiamme Gialle la posizione dei due proprietari.
Le attività di controllo hanno anche interessato i numerosi esercizi commerciali presenti nell’area. In particolare, al fine di rilevare eventuali forme di lavoro in nero e/o irregolare, sono state controllate 7 attività commerciali che hanno permesso di individuare, in un negozio gestito da una donna di etnia cinese, una giovane ragazza asiatica priva di regolare permesso di soggiorno, la quale è stata condotta presso la locale Questura per i relativi accertamenti, cui seguiranno ulteriori verifiche dei finanzieri in ordine all’impiego di manodopera irregolare.
Di particolare utilità per l’avvio di una specifica analisi atta a individuare possibili forme di affitti in nero e contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti si sono rivelate le informazioni fornite da diversi cittadini ivi residenti nonché le segnalazioni giunte al numero di pubblica utilità 117.
Fonte GdF
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