I volontari solo nell’ultima settimana hanno raccolto tonnellate di rifiuti e scarti di ogni generedal pian di Rota allo scolmatore, ricreando un decoro urbano che enti preposti non riescono più a garantire
Il grazie che dobbiamo a chi, curando l’ambiente, ci indica il futuro, infatti solo nell’ultima settimana hanno raccolto tonnellate di rifiuti e scarti di ogni genere, soprattutto di lavorazioni edili, dal Pian di Rota allo Scolmatore dell’Arno, alla stazione ferroviaria, Un impegno incessante, straordinario nell’esaltazione del senso civico che esprime sul fronte della tutela e conservazione ambientale.
Ma anche di quel decoro urbano che i cosiddetti enti preposti non riescono più a garantire. Per inefficienze proprie e, soprattutto, per la crescente incuria anche di tanta parte della cittadinanza.
Per questo suscita doppia ammirazione la tenacia con la quale alcune associazioni ambientaliste stanno tentando, anche durante la piena emergenza pandemica, di invertire la rotta di un degrado che appare culturale, civile e politico prima ancora che squisitamente ecologico.
Solo l’ultimo evento, quello svoltosi sabato scorso nella zona dello Scolmatore, ha visto la partecipazione di numerosi volontari, alcuni in compagnia anche di bambini, figli e nipoti, in rappresentanza di gruppi ormai ben noti come , Acchiapparifiuti, Sons of the Ocean, Reset Livorno, Pirati della plastica, Geofor, Sea Shepherd, Saimir che ogni giorno si tuffa in mare per togliere rifiuti, e non me ne vogliate se ho dimenticato qualcuno.
Senza contare la presenza di soggetti storici di amanti e protettori della natura come il Club Alpino Italiano. Il fenomeno della cura dal basso dell’ambiente che viviamo sta richiamando anche l’attenzione di aziende private che hanno capito, molto meglio delle pubbliche amministrazioni, quanto valore aggiunto in termini di immagine aziendale può derivare dalle sponsorizzazioni degli eventi.
La cosa che conta, per tutti noi, è che la sensibilità e la cura per l’ambiente in cui viviamo possano crescere e coinvolgere sempre più cittadini, soprattutto tra le nuove generazioni. E di questo possiamo e dobbiamo ringraziare le associazioni che, con grande sacrificio dei più continui e tenaci dei propri iscritti, hanno aperto la strada al futuro.