Si tratta di pazienti che sono stati ricoverati in ospedale, anche in terapia intensiva e con ventilazione assistita, ma anche di persone che sono state seguite a domicilio dalle Usca e dal medico di medicina generale.
Livorno, 30 agosto 2021. Spirometria, emogasanalisi, ecografia e Tac del torace, test del cammino e anche la diffusione alveolo-capillare del monossido di carbonio, che serve per capire se gli scambi gassosi nei polmoni avvengono senza problemi. Sono questi gli esami, gratuiti, che si possono effettuare all’ambulatorio dedicato ai pazienti guariti da forme gravi di Covid 19. Si trova all’ospedale di Livorno, nella struttura di Pneumologia diretta dalla dottoressa Filomena Marrelli. L’ambulatorio pneumologico per la gestione dei pazienti post Covid è stato aperto ufficialmente nel febbraio scorso, anche se una serie di servizi erano già stati messi a disposizione dall’ottobre 2020 in concomitanza con la seconda ondata pandemica.
“In questi sei mesi – spiega la dottoressa Marrelli – abbiamo preso in carico circa 200 pazienti che hanno superato forme particolarmente severe di Covid 19. Si tratta di pazienti che sono stati ricoverati in ospedale, anche in terapia intensiva e con ventilazione assistita, ma anche di persone che sono state seguite a domicilio dalle Usca e dal medico di medicina generale. A segnalarcele sono i medici che le hanno avute in cura, all’ospedale o al domicilio, e il nostro compito è richiamarle, in genere a tre mesi dalla guarigione, per accertare la presenza di eventuali sintomi di lunga durata a carico dell’apparato respiratorio ed eseguire, se necessario, gli esami e le visite specialistiche adeguate”.
“E’ ormai noto che il Covid 19 può causare danni permanenti ai polmoni, organi bersaglio dell’infezione da Sars-Cov-2, che possono evolversi in patologia respiratorie, come la fibrosi polmonare, che può determinare a sua volta un’insufficienza o un deficit respiratorio cronico. Dei circa 200 pazienti che abbiamo seguito, una decina ha sviluppato questo tipo di sintomi correlati al cosiddetto long Covid, tra cui alcuni con complicazioni importanti”.
“L’ambulatorio è aperto una volta alla settimana – aggiunge Marrelli- vede l’impiego a turno di un medico della pneumologia e di uno-due infermieri, a seconda delle prestazioni programmate, che vanno dalle 8 alle 10 visite o esami per turno. Il crescente numero di pazienti in condizione post Covid ha inevitabilmente allungato i tempi di attesa per le prestazioni. Ad oggi riusciamo a garantire la prima visita di controllo nel giro di quattro mesi, quattro mesi e mezzo. Le prestazioni seguono strettamente l’ordine cronologico delle richieste, fatta eccezione per le urgenze che vengono prese in carico e svolte entro 10 giorni”.
Il programma non prevede il pagamento di alcun ticket per nessuno degli accertamenti previsti.
“Il nostro auspicio è che, se la pandemia arretrerà, sia possibile dedicare maggiori risorse all’ambulatorio per assistere tutte quelle persone a cui il Covid ha purtroppo lasciato sintomi di lungo corso all’apparato respiratorio”.