“Dei 2,3 milioni di euro spesi dal Comune, o almeno così dicono vista la situazione della pista, per 6 serate di corse estive, è stato molto dibattuto e molti si saranno fatta una loro idea.
“Dei 2,3 milioni di euro spesi dal Comune, o almeno così dicono vista la situazione della pista, per 6 serate di corse estive, è stato molto dibattuto e molti si saranno fatta una loro idea.
Gli ultimi sviluppi di queste ore, ci dicono che le sei serate estive improvvidamente annunciate dal Sindaco, forse, saranno ridotte ad una e che i fantini si sono espressi per non correre neanche questa, vista l’insicurezza della pista, ed in particolare del manto erboso.
-Dopo le premesse il comunicato va al nodo della questione-
Ora, tutti noi conosciamo quel termine entrato nel linguaggio comune che è “lapsus”. Il lapsus freudiano o più precisamente un “atto mancato”. In questo caso l’atto mancato è il fatto che non ci si è occupati della sicurezza della pista per correre, che a pensarci bene è la cosa più importante se uno vuole fare una corsa. E’ come volere andare a fare una gabbionata e invece del Tango sbagli a prendere il pallone e porti il Super-tele.
Assumendo che i fantini non stiano ricattando il Comune, c’è da segnalare che questi lavoratori stanno ponendo una semplice questione di “sicurezza sul luogo di lavoro”.
E la pongono adesso, perché dotati di parola, mentre gli altri atleti/lavoratori loro malgrado, i cavalli, non possono porla adesso, ma solo dopo e indirettamente, se vanno incontro ad un infortunio.
Quindi, o il Sindaco non crede ai fantini o sa che i fantini la dicono giusta, ma in entrambi i casi tira dritto lo stesso perché tanto c’è il parere dei tecnici del Ministero che copre il suo azzardo. Si perché dopo la diffida a bloccare le corse recapitata al Sindaco da IHP (Italian Horse Protection, la più importante associazione italiana di tutela dei cavalli), continuare con l’idea di correre con la pista in queste condizioni significa giocare di azzardo.
-Per poi concludere –
La realtà è che per la sicurezza sui luoghi di lavoro, di cui tutti i politici e specialmente i sindacati si riempiono la bocca, i rischi si scaricano maggiormente sui più deboli, ed in questo caso sui fantini e ancora di più sui cavalli. E non è per nulla escluso che alla fine, i fantini con più acqua alla gola cedano alla pressione che oramai si è fatta enorme, e si ritrovino con il cerino in mano “costretti” a correre.
In chiusura, tornando all’atto mancato, o più precisamente all’erba mancata, possono darsi, tra altre, due ipotesi. La prima è che le corse all’Ippodromo nell’estate 2021 siano oramai per il Sindaco e la sua giunta, qualcosa da fare a qualsiasi costo perché oramai si è proclamato che si sarebbero fatte, indipendentemente da rischi, come quelli di spendere malamente i soldi dei cittadini o far correre pericoli a lavoratori umani e animali. La seconda ipotesi, a meno che i fantini non siano ritenuti spudorati mentitori, segnala un azzardo ed una condotta politica suicidaria del Sindaco.
Ecco, in questo secondo caso, se non si riesce a tollerare moderati carichi di frustrazione e passano idee politicamente autolesive per la testa, forse fermarsi un attimo a riflettere sul da farsi non sarebbe una cattiva idea. Ci pensi Sindaco.”
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