Apertura Esselunga il 28 Luglio a Livorno , i cittadini livornesi si dividono: “Finalmente la concorrenza”, “Parchi non supermercati”
Livorno: tutto pronto per l’apertura del punto vendita di viale Petrarca, quella del marchio fondato da Bernardo Caprotti. Esselunga, avanti sui negozi di vicinato: apre il primo Esse a Livorno il 28 Luglio.
Queste le risposte alla domanda: “E tu sei pro o contro un nuovo Esselunga in zona Colline?
Livorno: da una parte chi accoglierebbe con entusiasmo un nuovo Esselunga in città: “Finalmente ci sarà un po’ di concorrenza alla Coop“, dall’altra chi ritiene che sarebbe l’ennesimo punto vendita: “Basta supermercati, vogliamo dei parchi“. Così i cittadini livornesi hanno commentato rispondendo alla domanda: “E tu sei pro o contro un nuovo Esselunga in zona Colline?”. E’ emersa una netta divisione a favore di chi vedrebbe come un passo in avanti positivo un nuovo punto vendita in città (un centinaio) contro chi si è fermamente opposto (una settantina).
E’ pur vera la riqualificazione delle aree, secondo gli ultimi rumors, è proprio uno degli approdi di Esselunga.
La superficie di vendita è di circa 4000 mq e oltre al supermercato all’interno della struttura ci sono due “grandi partner” a marchio Esselunga: il negozio di profumeria EsserBella e Bar Atlantic. I posti auto sono quasi 800. In questi giorni procedono con la creazione del verde intorno all’area e occuperà una superficie di circa 5000 mq.
L’opinione dei cittadini però non è univoca. Tra chi appoggia l’arrivo del nuovo punto vendita la maggior parte sostengono che sia “un marchio valido” che riesca a fare “concorrenza alla Coop e alla Conad” per cui “nessuno si è mai preoccupato”.
Altri sono contrari, come afferma Grazia Capitani, titolare di attività di abbigliamento, proprio perchè temono che possa nuocere ai piccoli esercizi commerciali: “Se aprissero ancora supermercati, i negozi chiuderebbero tutti. Purtroppo ormai anche loro si sono messi a vendere i prodotti freschi, addirittura alcuni sfornano il pane ogni giorno, e la gente compra lì”. A cui si aggiunge un’altra voce drastica di Franca Biondi: “L’Ipercoop ha fatto chiudere centinaia di piccoli negozi che facevano vivere decorosamente migliaia di livornesi, con Esselunga facciamo chiudere anche gli ultimi“. Tra un commento e l’altro chi suggerisce, per limitare il danno ai negozi, di “trasferirli”.
Lenny Poli: “La qualità, la tradizione e il valore di certi prodotti non è sindacabile. Non facciamo nomi, ma, qui a Colline porto l’esempio di presenza di aziende che da 75 anni sono il fiore all’occhiello per produzione casearia. Loro non riforniscono le grandi catene commerciali, restano negozi di quartiere. Non temono concorrenza”.
“Ed anche il pane che acquisti al panificio, che la notte impasta, lievita e la mattina inforna, non è lo stesso pane congelato, come le baguette che arrivano dall’estero. Pane fatto chissà con quali farine! C’è grano e grano…!” Incalza, Antonella Bonsignori
E gli altri ribattono: “Chi va a comprare nei negozi di quartiere continuerà ad andarci”, così facendo la “concorrenza sarà solo con gli altri punti vendita appartenenti alla grande distribuzione organizzata e non danneggia le botteghe di quartiere“. Qualcuno, per enfatizzare il concetto che nella città ci siano già molti supermercati ironizza, parafrasando la nota canzone “Con un deca” degli 883: “Una volta erano ‘due discoteche e centosei farmacie’ ora siamo a ‘due bar aperti (fino alle 18) e centosei supermercati‘”.
Tra i più accaniti contrari vorrebbero che la riqualificazione dell’area interessata fosse stata fatta in un modo alternativo: “Un palazzetto dello sport, per manifestazioni sportive e concerti, così sta città avrebbe ripreso un po’ a vivere” a cui fanno eco altri: “Bisogna puntare sul verde con parchi a misura di bambini e di anziani“, così che possano diventare “luoghi che diano dignità e benessere al cittadino”. Ma Esselunga, il Super Store, ha “un’area ben utilizzata che potrebbe essere un tassello importante per il rilancio dell’economia livornese“. Pochissimi gli scettici: “Forse un supermercato non sarebbe la migliore delle idee per recuperare la zona, ma se serve ben venga“.
Arriva Esselunga e il Penny Market punta sul Penny di via Cimarosa?
Esselunga apre il suo punto vendita ma da tempo però nelle vicinanze ci sono due supermercati discount Penny (gruppo Billa). Un concorrente temibile per la politica dei prezzi che pratica ma, soprattutto, perché è l’unico supermercato in città che chiude alle 23. Dunque come si potrebbero conciliare? C’è chi suggerisce di potenziare il Penny Market nell’area a ridosso di Magrignano, in via Cimarosa, dove potrebbe farla da padrone. Infatti in questo quartiere dove risiedono 500 famiglie (potrebbero arrivare fino a 600) non c’è nulla, servizi assenti. Per cui la mossa si preannuncia come una vittoria a mani basse.
Da una parte c’è chi esulta per l’annuncio dell’apertura nel luglio 2021 nell’area di Viale Petrarca nei locali dell’ex concessionaria Fiat. «L’accordo per Esselunga prevede l’attivazione della filiera corta, forniture merci in ambito territoriale, 300 posti di lavoro. Ed è frutto dell’intesa tra Esselunga e l’amministrazione comunale che non è altro che una ricontrattazione di un atto concessorio e di una convenzione in essere da anni». Dall’altra: «Siamo totalmente contrari all’apertura degli ipermercati, una politica che va avanti per la sua strada, quella della cementificazione e della grande distribuzione, contro i negozi di vicinato (che rischieranno tutti la chiusura) e la filiera corta».
Esselunga prosegue, assolutamente in silenzio come da tradizione, la sfida sul negozio di vicinato un business molto diverso dal superstore, con alti costi e logiche peculiari, insomma un altro mestiere. Ma forse non si poteva fare diversamente, considerata la febbre dell’ipermercato che tende ad appiattire anche la performance del superstore, Secondo l’azienda, il Superstore è nato per rispondere alle nuove abitudini di acquisto e soddisfare le esigenze di consumo istantaneo e di una spesa quotidiana.
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