L’uomo racconta di essere stato aggredito dal personale del Fortezza nuova.
Livorno, 14 giugno 2021 – Siamo stati contattati in redazione da una persona che riferisce di aver ricevuto un aggressione fisica da alcuni individui facenti parte del personale, da lui riconosciuti come addetti alla sicurezza privata all’interno della Fortezza Nuova.
L’uomo ci riferisce inoltre di esser portatore un’invalidità (priva di un polmone) e si decide a raccontare ai nostri lettori la sua versione dei fatti avvenuti la sera di venerdì 11 giugno alle ore 20:00:
“Ho un amico di lunga data che ha uno stand in Fortezza, due giorni prima ero già stato da lui a cena con altri amici e non era accaduto niente di rilevante, anzi era stata una bella serata. Poi venerdì sera mentre stavo andando nuovamente a cena da lui con la mia compagna e mio figlio di otto mesi, il capo di questo gruppo di persone mi ha chiesto di entrare con lui dentro la sua saletta; dato che lo conosco ho accettato l’invito ignorando cosa mi stesse aspettando. Una volta che siamo entrati dentro sono stato vittima di un vero agguato, dove sei persone, tra cui uno non appartenente al personale addetto alla sicurezza, mi hanno pestato selvaggiamente a turno mentre due mi agguantavano, come nel film Arancia Meccanica. Non hanno avuto pietà neppure per il fatto che sono invalido ed ho solo un polmone. Inoltre non hanno mostrato alcun rimorso di aver compiuto l’aggressione con moglie e mio figlio terrorizzati da quanto stava accadendo davanti ai loro occhi”
Ma il motivo di tutta questa violenza?
“Mi hanno accusato di aver rubato la volta precedente che ero stato lì e che c’era un filmato, ma il motivo è falso e non esiste alcun video di questo tipo. Non sono uno stinco di santo ma non ho mai rubato e non mi mancano i soldi per vivere. Poi se davvero avessi commesso un reato e ne avessero avuto le prove dovevano denunciarmi mica pestarmi violentemente davanti alla mia famiglia”
Cosa è successo poi?
“Mia moglie chiedeva aiuto alle persone fuori mentre il bambino piangeva nel passeggino, ma nessuno si è degnato di venire in soccorso, probabilmente temendo delle ritorsioni. Una volta fuori ho chiesto ai presenti un telefono per poter chiamare i soccorsi, il mio lo avevano rotto proprio per impedirmi di chiedere aiuto. Alla fine sono giunti i Carabinieri ma gli autori del pestaggio si erano dileguati, così i militari dell’Arma hanno dovuto acquisire l’ordine di servizio per determinare chi fosse presente ed effettuare il riconoscimento”
Altro da aggiungere?
“Non sono un caso isolato”
L’uomo è stato refertato dal Pronto Soccorso con prognosi di 7 giorni, come da documento allegato all’articolo da lui fornitoci.
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