Così è andato in fumo il materiale stupefacente sequestrato durante l’operazione “Marshall”
I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Livorno nella giornata del 10 giugno scorso, hanno distrutto presso il termovalorizzatore di Livorno l’ingente carico di cocaina sequestrato nell’ambito dell’operazione “Marshall”. Come si ricorderà, nella mattinata del 24 febbraio 2020, gli investigatori dell’Arma livornese, su ordine della Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze, sequestrarono 3.330 kg di cocaina. Lo stupefacente, proveniente dalla Colombia, era occultata in 90 borsoni, trovati all’interno di un container imbarcato su una nave, battente bandiera delle Isole Marshall, diretta a Marsiglia.
Non solo: i Carabinieri, autorizzati dalla stessa Autorità Giudiziaria, dettero vita alla cosiddetta “consegna controllata”, delicata e articolata operazione speciale antidroga, attraverso la sostituzione del carico di cocaina con della farina. In questo modo, l’attività dell’Arma ha consentito alla polizia francese di arrestare la base dell’organizzazione criminale nello scalo marittimo provenzale che, dopo aver scaricato lo stupefacente, lo avrebbe commercializzato nel mercato europeo.
Si è trattato del più ingente sequestro di droga degli ultimi 27 anni in Italia.
Dopo aver completato tutte le analisi sull’enorme quantitativo sequestrato, che hanno confermato l’eccezionale grado di purezza, su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze, il Comando Provinciale dell’Arma di Livorno ha organizzato la complessa operazione di distruzione di tutta la droga all’interno dell’inceneritore di via dell’Artigianato.
È stato approntato un imponente dispositivo di sicurezza. Il carico, del valore di circa mezzo miliardo di euro, necessariamente transitato lungo un tragitto cittadino in orario diurno, sarebbe stato appetibile non solo per l’organizzazione a cui è stato sottratto ma per qualsiasi altro gruppo criminale.
Oltre 30 i Carabinieri impiegati. Sotto il coordinamento della Centrale Operativa di Livorno, il trasporto è stato eseguito da un convoglio composto da 2 furgoni, contenenti i 3.300 kg di cocaina, scortati da equipaggi del Reparto Operativo, dai motociclisti e da una pattuglia della Sezione Radiomobile della Compagnia di Livorno, con il supporto di 2 Aliquote di Primo Intervento del Comando Provinciale di Pisa.
Le A.P.I., è questo il loro acronimo, costituite da personale altamente specializzato ed addestrato, hanno il compito di intervenire quanto più tempestivamente possibile per fronteggiare situazioni di crisi ad alto rischio. Sono state istituite nel 2016, a seguito degli attentati di Parigi del 13 novembre 2015, con l’obiettivo di costituire una risposta rapida ed adeguata ad attacchi come quelli terroristici. In Toscana sono presenti a Firenze e Pisa.
La viabilità è stata assicurata dalla Polizia Municipale di Livorno.
L’integrale distruzione degli stupefacenti rappresenta un’ulteriore tappa delle complesse indagini, coordinate dalla Direzioni Distrettuale Antimafia di Firenze, sviluppate dal Nucleo Investigativo di Livorno nell’ambito di una più ampia rete di cooperazione internazionale giudiziaria e di polizia.
Fonte Carabinieri
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