In merito alla auspicata apertura dell’Ippodromo Caprilli credo sia opportuno informare la Citta’ ed il Sindaco anche sulla gravissima crisi che sta attraversando l’ippica nazionale
“Rinascere con la Caprillina ma tenendo conto della gravissima crisi che attraversa l’Ippica nazionale“, sono queste le accorate parole con cui Attilio D’Alesio, il numero uno del Coordinamento Ippodromi in Italia, esordisce durante la nostra intervista.
La sua speranza di rinascita per Livorno con una Nuova Caprillina, cammina di pari passo con la consapevolezza della gravissima crisi che colpisce il settore, ormai da tempo.
Tutti gli ippodromi hanno avuto , negli ultimi dieci anni un taglio dei finanziamenti di oltre il 70% e sono in grandissima difficoltà economica e finanziaria.
Ci sono ippodromi che sono stati chiusi in Italia?
Negli ultimi anni sono stati chiusi, oltre Livorno. gli ippodromi di Roma Tor di Valle, Firenze le Mulina, Torino galoppo, Milano San Siro Trotto, Grosseto, Ravenna, Capalbio e Palermo ( riaperto solo da poche settimane).
L’Ippica, per chi non lo sapesse, da quale ministero è gestita? Una Volta avevamo UNIRE (Unione Nazionale Incremento Razze Equine)
L’Unire è stato chiuso nel 2012 e da allora l’ippica e gestita dal Ministero delle Politiche Agricole.
Su quali entrate può contare il settore?
Le scommesse ippiche, che anni fa, rappresentavano un’ importante entrata per gli ippodromi sono ridotte ai minimi termini.
Tutti gli ippodromi sono ancora privi del Contratto per l’organizzazione delle corse per l’anno in corso e proprio stamani abbiamo avuto un riunione in merito con i vertici ministeriali.
In quali termini state affrontando la situazione?
Di questa gravissima situazione ne stiamo discutendo da tanto tempo con le Istituzioni e con la Politica chiedendo una Riforma complessiva del Settore ed anche una Legge sugli Ippodromi, con la collaborazione dell’ ANCI , visto che ben 26 ippodromi sono di proprietà comunale; ma purtroppo fino ad oggi, non è stato raggiunto alcun risultato, nonostante l’impegno di alcuni Ministri e Sottosegretari del Mipaaf ed anche di alcuni parlamentari che hanno presentato qualche proposta di legge.
Questa purtroppo e’ la fotografia dell’Ippica italiana.
Visto il contesto, come sarà possibile organizzare le sei giornate di corse a Livorno?
In questo contesto il “ sogno” bellissimo del Sindaco Salvetti di riuscire ad organizzare 6 giornate di corse tra un mese e’ difficilissimo da realizzare.
Serve un Piano di più ampio respiro e più a lungo termine puntando alla riapertura del Caprilli nel 2022 e nel frattempo affidarne la gestione pluriennale ad una società che possa iniziare a programmare ed a lavorare sulla riapertura dell’Ippodromo a tutto tondo: corse dei cavalli, mascalcia, corsi e manifestazioni equestri in collaborazione con la Fise ,spettacoli, attività commerciali e ricreative , bar, ristorante etc etc , augurandoci che, nel frattempo, vengano risolti i tanti problemi presenti ed adottata la necessaria Riforma.
Qual’è il messaggio con cui vuole chiudere questa intervista?
Infine vi informo che in questi giorni molti appassionati mi hanno contattato e mi hanno dato la loro disponibilità a partecipare alla costituzione di una Nuova Caprillina e questo dimostra la passione e la voglia di tanti livornesi di rivedere l’ippodromo aperto.
Fonte: Attilio D’Alesio