“AAMPS ha 3,3 milioni in più da poter investire grazie alle risorse accantonate per lo spegnimento dell’inceneritore”. Di seguito il resto del comunicato
“L’Assessore Simoncini gioisce per l’imminente ingresso di Aamps in Retiambiente, discusso ieri in seconda commissione – poi arriva una precisazione importante sul concordato -.
Si “dimentica” però di esporre un aspetto molto importante che è emerso nel dibattito e che si comprende chiaramente leggendo la perizia di Aamps, allegata alla delibera di conferimento in Retiambiente. Poiché la Giunta Salvetti ha chiesto una nuova stima per lo spegnimento dell’inceneritore che non includesse la bonifica dell’area (come invece previsto dalla cosiddetta “operazione pratino”), si spenderanno solo 1,3 milioni a fronte dei 4,6 milioni accantonati a questo scopo, nell’ambito del tanto vituperato concordato. Detto in termini ancora più semplici, Aamps ha a disposizione 3 milioni e 300 mila euro in più che può utilizzare per ridurre la Tari, per fare miglioramenti del servizio, per ulteriori investimenti (impianti alternativi all’incenerimento che porterebbero posti di lavoro?)…insomma, si tratta di risorse libere che potrà spendere per cosa riterrà più opportuno.
– Dopo le premesse arriva la puntualizzatione –
Questi sono altri effetti di quel concordato tanto odiato dal PD e dalla maggioranza e della tanto ridicolizzata “operazione pratino”, ovvero della previsione di bonifica del sito dove attualmente sorge l’inceneritore, una volta spento.
Ricordiamo bene le lamentele del PD che solo un anno fa affermava che il concordato andava male, che non si sarebbe concluso in tempo, facendo sembrare addirittura a rischio il pagamento dei creditori.
Noi abbiamo sempre smontato questa narrazione. E avevamo ragione. Infatti, non solo ci sono i soldi per terminare il pagamento dei creditori, ma è stato possibile accantonare altri 1,4 milioni per le prime due classi, per eventuali “contingencies” (così è scritto nella medesima perizia di Aamps). Ricordiamo poi le dichiarazioni di alcuni sedicenti “ambientalisti” che non credevano al fatto che l’inceneritore sarebbe stato spento e che l’Amministrazione 5 stelle stesse accantonando le risorse per farlo.
Per fortuna, come si suol dire, “i numeri hanno la testa dura” e le cifre scritte in questi documenti sono parecchio chiare. Infatti Simoncini in commissione ha provato in vari modi a sviare il discorso, ma alla fine, chiedendo pure il supporto dei tecnici, ha dovuto ammettere che c’è una “sopravvenienza attiva” di 3,3 milioni di euro in più, dovuti proprio agli accantonamenti per lo spegnimento dell’inceneritore. Risorse che intanto fanno aumentare il valore dell’azienda e l’utile del suo bilancio.
– Poi arriva la stoccata finale –
Simoncini ha poi rassicurato sul fatto che, dopo il conferimento in RetiAmbiente, la Tari rimarrà sotto la titolarità del Comune di Livorno e che non ci saranno problemi per i lavoratori.
Speriamo che i fatti non lo debbano smentire in futuro, come sta avvenendo per i lavoratori delle piscine…”
Fonte M5S
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