Giornata cittadina della Pace in ricordo del bombardamento del 28 maggio del 1943. Iniziativa promossa dalla Comunità di Sant’Egidio
Si é tenuta venerdì 28 maggio, la Giornata cittadina per la Pace, data in cui cade la ricorrenza dei primi bombardamenti che distrussero Livorno durante la seconda guerra mondiale. Nei mesi che precedettero la Liberazione uno dei quali (il 28 maggio 1943 ), la città fu rasa al suolo e in gran parte della città persero la vita più di 300 livornesi.
La Giornata per la pace è stata istituita nel 2004 dal Consiglio Comunale di Livorno, grazie a una iniziativa della Comunità di Sant’Egidio. “Si è arricchita nelle voci dei tanti quartieri proponendo storia e prospettive nuove, perchè la memoria diventi strumento di via di pace”.
Marcia a tappe attraverso i luoghi della memoria
Come ormai è tradizione, la Giornata ha previsto una marcia a tappe attraverso alcuni luoghi cittadini particolarmente colpiti dalle bombe
É stata presente per l’Amministrazione Comunale l’assessora Barbara Bonciani che ha ringraziato:
“La nostra Comunità ha origini cosmopolita. Ringrazio la Comunità di Sant’Egidio per come mette attenzione su cosa è la memoria. E’ importante per le nuove generazioni che sono nate ion tempo di pace, il ricordare i fatti storici che ci raccontano e devono rimanere saldi nel ripudiare la guerra come soluzioni di conflitti”
Sono intervenuti i rappresentanti della Comunità di Sant’Egidio di Livorno e don Paolo Razzauti per la Diocesi di Livorno. Le parole di Don Paolo Razzauti:
“La pace va portata verso gli altri. Ringrazio i rappresentanti delle varie Comunità, Musulmana, Ebraica e dalla Chiesa Cattolica porto il saluto del vescovo Simone Giusti. La pace è nell’essere memoria, è una realtà da ricercare, costantemente.
La pace è una dimensione da cui non possiamo fuggire, durante i bombardamenti molti sono fuggiti dagli orrori della guerra, per salvarsi. Ci siamo dimenticati di quanto sulla nostra terra hanno lottato per la pace. la pace va coltivata dentro di noi per poi saperla portare verso gli altri”.
28 maggio 1943, i bombardamenti distruggono Livorno
I bombardamenti che sconvolsero la vita della gente di Livorno, uccidendo moltissime persone, costringendone altre a sfollare in paesi vicini, dividendo o distruggendo intere famiglie. La tappa conclusiva è stata come ogni anno, alla cantina degli Scali d’Azeglio, dove si trovava il rifugio antiaereo che crollò con il bombardamento del 28 maggio ’43, e dove morirono un centinaio di civili che vi si erano rifugiati. L’enormità della deflagrazione rese impossibile la rimozione dei corpi. Molti di essi non hanno ancora un nome.
Alle ore 18, alla cantina del Fosso Reale sugli Scali d’Azeglio, la cerimonia conclusiva con la deposizione di una corona di fiori.