Vinse tutto con l’Inter e giocò la partita del secolo ai mondiali del ’70 contro la Germania vinta dal’Italia 4-3
L’Italia calcistica, ma non solo quella, piange la scomparsa di Tarcisio Burgnich, al secolo la Roccia, il difensore della Grande Inter di Helenio Herrera e Angelo Moratti. Purtroppo la notte appena passta è deceduto ad 82 anni nella propria casa in Versilia. Con la nazionale fu campione d’Europa nel 1968 e vice campione del mondo nel 1970.
Il grande campione in nerazzurro ha vinto tutto: quattro scudetti, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali.
Ma è con la nazionale che collezionò le emozioni più importanti, vice campione del mondo nel 70, battuto solo dal Brasile di Pelé dopo la partita del secolo contro la Germania vinta per 4-3 e campione d’Europa nel 68.
Esordì come allenatore del Livorno nel 1978, dove subì una squalifica di sei mesi per alcune dichiarazioni sul Pisa molto apprezzate dai tifosi labronici. Fu importante per Burgnich allenare la compagine,che giocava nello stadio intitolato al suo ex compagno di squadra Armando Picchi. Dopo un primo anno tranquillo, entusiasmò i supporters amaranto nel secondo sfiornado la promozione. Grazie a dodici vittorie e sedici pareggi la squadra si piazzò terza in campionato, dietro al Foggia promosso in Serie B.
Oggi ci ha lasciato un eroe sportivo, una vera leggenda, un uomo di quelli che purtroppo oggi non esistono più. Ciao Tarciso
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